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Ania frena sull’accesso ai prestiti Tltro

10 Luglio 2014

Ben vengano le norme che permettono alle imprese assicuratrici di erogare direttamente finanziamenti alle imprese, purché ci siano regole chiare.

 

Ben vengano le norme che permettono alle imprese assicuratrici di erogare direttamente finanziamenti alle imprese, purché ci siano regole chiare. E, comunque, è importante che non ci sia un «eccesso di sovrapposizione tra banche e assicurazioni». Il presidente dell’Ania, Aldo Minucci, in occasione della presentazione a Milano del Rapporto sulle imprese di assicurazione 2013-2014, è tornato a ribadire l’apprezzamento per il decreto legge competitività, ma ha frenato sulla possibilità che anche le assicurazioni possano, per esempio, accedere ai prestiti Tltro della Bce, come le banche «perché ci sono differenze strutturali che vanno mantenute». Minucci, quindi, promuove l’iniziativa, che risponde anche all’esigenza delle imprese assicuratrici di diversificare e di aumentare la produttività, ma ribadisce di non condividere «la parte del provvedimento che prevede che i prenditori siano scelti dalle banche». Le assicurazioni, ha sottolineato Minucci, «hanno il diritto di scegliere: creare un team al loro interno che analizzi il rischio di credito oppure appoggiarsi a un soggetto esterno specializzato». Regole chiare e confini definiti, dunque. Una richiesta che arriva anche dalle banche. Nel corso di un’audizione al Senato, Giorgio Gobbi del Servizio di stabilità finanziaria della Banca d’Italia ha definito «non infondato» il timore che l’estensione alle assicurazioni della possibilità di concedere credito alle imprese «apra la strada ad arbitraggi regolamentari, possibili perché attualmente le regole assicurative non trattano l’attività creditizia». Un’eventualità che potrebbe manifestarsi soprattutto nei gruppi misti bancario-assicurativi, in cui «i finanziamenti potrebbero essere trasferiti dai soggetti bancari a quelli assicurativi del gruppo al solo scopo di ridurre i requisiti patrimoniali e non per erogare effettivamente nuovo credito alle imprese». Gobbi ha sottolineato che l’entrata in vigore nel 2016 della direttiva Solvency 2 contribuirà a colmare le differenze normative tra i due settori. E sull’entrata in vigore delle nuove norme, il presidente dell’Ania ha confermato che non richiederà ricapitalizzazioni per le imprese del settore.

FONTE IL SOLE 24 ORE