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Ania, Rc auto in continuo calo

NewSintesi e Rassegna Stampa | 2 Luglio 2014 | 0

Secondo l’Ania continua il calo delle polizze Rc auto. Sulla base di una rilevazione trimestrale, nei primi tre mesi del 2014, la flessione è stata del 6,3% rispetto a marzo 2013. Il calo fa seguito a quello del 4,6% registrato lo scorso anno.

 

Secondo l’Ania continua il calo delle polizze Rc auto. Sulla base di una rilevazione trimestrale, nei primi tre mesi del 2014, la flessione è stata del 6,3% rispetto a marzo 2013. Il calo fa seguito a quello del 4,6% registrato lo scorso anno.

«Dal massimo, toccato sul finire dell’estate del 2012», ha sottolineato il presidente dell’Ania, Aldo Minucci, nel corso dell’assemblea annuale, in risposta alle recenti critiche dell’Antitrust, «il prezzo medio è diminuito del 10%. Il calo dei sinistri è stato però bilanciato dall’aumento del 2,3% del relativo costo medio. «La riduzione dei prezzi sta proseguendo nel 2014 ed è ragionevole ritenere che il consuntivo di quest’anno evidenzierà un ulteriore calo della raccolta premi, mentre sembra invece arrestarsi la diminuzione della frequenza dei sinistri. Tuttavia, quando, con l’auspicata ripresa dell’economia, i cittadini torneranno a utilizzare di più le auto, ciò comporterà un inevitabile aumento dei sinistri, con una pressione al rialzo dei prezzi», ha avvertito Minucci.

L’Ania chiede al governo «di approvare subito le tabelle di valutazione del danno biologico derivante da lesioni gravi», perché «l’entrata in vigore delle tabelle avrebbe un effetto immediato: una diminuzione stimabile nel 3% del prezzo dell’assicurazione Rc auto in Italia». Minucci ha sottolineato anche «la difficile situazione che caratterizza alcune zone del paese» e ha proposto sia di installare la scatola nera sui veicoli, sia «la dematerializzazione del contrassegno e la messa a regime dei controlli a distanza». Intanto, è continuata nel 2013 la riduzione del numero dei veicoli assicurati, passati da 39,2 a 38,2 milioni (-2,5%). Guardando più in generale al settore, Minucci ha ricordato che l’anno scorso, «il settore assicurativo, nonostante la «congiuntura economica sfavorevole», ha chiuso con una raccolta premi «pari a 122 miliardi di euro, +22% nei rami vita», ma -4% nel ramo danni. A pesare su questo ramo è stato soprattutto l’andamento dell’Rc auto con una raccolta premi a -7,3% «a causa della forte diminuzione dei prezzi». L’utile è stato di 5,2 mld, in calo rispetto ai 5,8 mld del 2012.

Ania prevede per l’anno in corso una crescita della raccolta del 20,3% per un totale premi oltre i 140 miliardi di euro. A trainare la crescita, ancora il settore vita per il quale Ania prevede un aumento della raccolta del 30% mentre per il settore danni è prevista una flessione dell’1,7%.

Le argomentazioni dell’Ania continuano però a non convincere, tra gli altri, il governo: il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, nel corso dell’assemblea, ha detto che «i costi dei premi sono ormai insostenibili per molte categorie di assicurati, soprattutto in molte aree del paese: 95 assicurati su 100 pagano un premio superiore a quello medio europeo. In province come Napoli, Bari, Reggio Calabria e anche Roma, un diciottenne che sottoscrive la sua prima polizza per guidare un’utilitaria deve pagare un premio ben superiore a 3 mila euro. Questo non è accettabile».

FONTE ITALIA OGGI

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