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ANIA Trends: Costi e benefici della regolamentazione nel settore assicurativo italiano

NewSintesi e Rassegna Stampa | 30 Luglio 2014 | 0

L’ANIA, in collaborazione con l’American Chamber of Commerce in Italy, ha effettuato nei primi mesi del 2014 un’indagine volta a raccogliere informazioni di tipo qualitativo e quantitativo, al fine di rilevare gli effetti reali (e quelli anche solo percepiti) che le numerose novità regolamentari hanno sull’attività delle imprese di assicurazione.

 

L’ANIA, in collaborazione con l’American Chamber of Commerce in Italy, ha effettuato nei primi mesi del 2014 un’indagine volta a raccogliere informazioni di tipo qualitativo e quantitativo, al fine di rilevare gli effetti reali (e quelli anche solo percepiti) che le numerose novità regolamentari hanno sull’attività delle imprese di assicurazione. Lo scenario di riferimento, peraltro, non si è ancora stabilizzato dal momento che alcune regole sono attualmente in fase di definizione.

Come riporta ANIA Trends di luglio, l’indagine (e il relativo rapporto conclusivo di commento dei risultati) è stata strutturata in quattro sezioni:

  • Una Sezione generale sulla percezione dell’industria assicurativa relativamente alla nuova regolamentazione;
  • Una Sezione di approfondimento sul Regolamento n° 20 IVASS/ISVAP del 26 marzo 2008;
  • Una Sezione di approfondimento sul Regolamento n° 5 IVASS/ISVAP del 16 ottobre 2006;
  • Una Sezione di approfondimento sulle procedure sanzionatorie e aspetti comportamentali e cooperativi.

Le imprese che hanno risposto al questionario sono state 59, ovvero il 41% di tutte le imprese socie dell’ANIA. Esprimendo la rappresentatività del campione in termini di premi raccolti, si stima che le imprese che hanno risposto abbiano sfiorato il 60% del totale. Si tratta, quindi, di un campione statisticamente significativo.

Il quadro delineato dall’indagine evidenzia un comparto significativamente influenzato dall’impianto normativo, di primo livello e dalla regolamentazione, di secondo livello: la prima evidenza che emerge dalla ricerca, infatti, è quella per la quale il 94% delle imprese partecipanti (82% in termini di quota di mercato) giudica da “notevole” a “elevato” il carico regolamentare. Tale prima evidenza deve essere letta congiuntamente al fatto che il 66% delle imprese (40% in termini di quota di mercato) ritiene il carico regolamentare da “superiore” a “estremamente superiore” rispetto al passato.

Condivisa, sottolinea ANIA Trends, è pure l’incidenza riconosciuta alla normativa rispetto alla performance, tanto come onere operativo quanto come nuovi costi. Emergono, inoltre, diversi aspetti puntuali di particolare sensibilità per gli attori del mercato assicurativo: un principio di proporzionalità solo parzialmente realizzato (tanto che per quasi i tre quarti delle imprese, tale principio non viene declinato), l’insoddisfazione sulle novità fiscali e sull’uso improprio della tassazione, nonché “l’opacità” nella determinazione del quantum delle sanzioni (per cui circa la metà delle imprese partecipanti ritiene non trasparenti o molto poco trasparenti le relative regole di determinazione).

L’indagine mostra altresì una polarizzazione delle imprese verso un uso improprio della tassazione, che crea uno svantaggio competitivo per il sistema e che rende anti-competitive le imprese operanti in Italia, con una tassazione eccessiva – anche quale strumento di finanziamento del debito pubblico – ad es. attraverso la tassazione delle riserve tecniche.

Sulla base delle indicazioni raccolte dal mercato assicurativo, e nello spirito d’individuare iniziative che permettano di aumentare la competitività del sistema Italia, si sono ipotizzate nel rapporto conclusivo, alcune proposte volte a supportare il regolatore nel rispondere alle istanze delle imprese di assicurazione. In particolare, segnala ANIA Trends, considerando anche pratiche virtuose riconoscibili in ordinamenti affini, il documento richiama spunti e ipotesi che dovrebbero consentire di accrescere il rispetto del principio di proporzionalità dell’onere regolamentare e di migliorare il processo sanzionatorio. Il documento si sofferma anche sugli ambiti ove è ritenuto possibile ritardare la produzione, o l’entrata in vigore, di quella parte non urgente di nuova normativa, al fine di consentire alle imprese di assicurazione di recepire al meglio le innumerevoli novità introdotte, o da introdursi, con Solvency 2.

FONTE INTERMEDIA CHANNEL

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