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Assicurazioni in cerca di coperture

NewSintesi e Rassegna Stampa | 16 Aprile 2015 | 0

L’arrivo dei 730 precompilati ha colto impreparato il mercato assicurativo che non era ancora pronto a fornire coperture.

 

L’arrivo dei 730 precompilati ha colto impreparato il mercato assicurativo che non era ancora pronto a fornire coperture. Lo scoglio che ostacola il reperimento della copertura dipende da quanto contenuto nel decreto legislativo 175/2014: per la prima volta, si chiede che l’assicurazione copra le sanzioni irrogate direttamente al professionista assicurato. Di fatto il nostro ordinamento vieta l’assicurazione delle sanzioni da parte del soggetto che le riceve, in quanto queste devono avere un carattere afflittivo e i loro effetti non devono essere trasferiti a terzi. A sostegno del legislatore è intervenuta la circolare Ivass del 19 marzo 2015 che attribuisce alla sanzione irrogata al professionista – in caso di visto infedele – una natura risarcitoria e questo ha reso possibile trovare delle vie percorribili da parte dei player di settore.
La prima ad annunciare di avere predisposto una copertura ad hoc è stata Aon, leader internazionale nel brokeraggio assicurativo. «Già da qualche giorno abbiamo predisposto in Rti (raggruppamento temporaneo d’impresa) con altre società un testo di polizza Rc dei commercialisti e abbiamo reperito il piazzamento con primari assicuratori internazionali» spiega Giorgio Moroni, consigliere d’amministrazione Aon. L’offerta di Aon consiste in una polizza dedicata al visto di conformità con estensione al visto infedele, acquistabile da parte di tutti i professionisti iscritti all’albo dei commercialisti. La peculiarità dell’offerta consiste nel fatto che la polizza è modulare e offre la possibilità, al professionista che non sia interessato ad apporre il visto sui 730 precompilati, di stipulare una polizza generale (con massimale 3 milioni) e a scelta, anche durante il periodo di vigenza del contratto, di estendere la copertura al visto infedele a un modello 730 precompilato. Tale clausola verrà concessa su richiesta a tutti i professionisti già assicurati tramite Aon mediante emissione di appendice di integrazione a pagamento il cui premio si attesta sotto i 100 euro lordi. Il prodotto completo ha un premio inferiore ai 400 euro lordi. Una soluzione simile è stata predisposta anche per i Caf, ma in questo caso i premi sono in funzione di altri parametri (numero dichiarazioni, sinistrosità pregressa e così via).
Anche le grandi compagnie italiane stanno mettendo a punto soluzioni operative che, tuttavia, sono ancora in fase di progettazione. «Unipol per prima ha confermato la sua disponibilità ad assicurare i commercialisti e i Caf, anche quando rilasciano il visto di conformità, per i quali ha predisposto un testo contrattuale e sta definendo le condizioni di premio», spiegano dalla società molto legata al mondo dei Caf (spesso di matrice sindacale). Generali Italia, «allo scopo di rispondere a un’esigenza di tutela fortemente sentita dalla clientela – spiegano dalla società – ha predisposto una clausola ad hoc per garantire l’attività di visto di conformità in linea con le recentissime indicazioni del legislatore, prevedendo sovrappremi differenziati a seconda che si tratti di un adeguamento del massimale in polizza, che presenti già l’estensione a questa attività, o nel caso di nuovo cliente o di inserimento ex novo di tale garanzia». Allianz sta ancora valutando le diverse possibilità mentre Reale Mutua sta approfondendo le interpretazioni date da Ania e Ivass sul tema e non ha ancora definito quale politica di prodotto adottare.

FONTE IL SOLE 24 ORE

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