Nell’era dei tassi zero il fascino delle polizze Vita aumenta. Quel 3,9% lordo ottenuto negli ultimi 5 anni mediamente da questi strumenti diventa appetibile.
Nell’era dei tassi zero il fascino delle polizze Vita aumenta. Quel 3,9% lordo ottenuto negli ultimi 5 anni mediamente da questi strumenti diventa appetibile. Una diminuzione dei rendimenti 2014 è attesa anche per le polizze ramo I, ma è prevedibile, per il loro funzionamento, che non ci saranno picchiate verso il basso, ma piuttosto una certa stabilizzazione. Se si scelgono contratti dai costi contenuti le polizze dovrebbero rivelarsi competitive rispetto ad altri strumenti a basso rischio. Non a caso alcuni gestori di grandi patrimoni stanno incrementando l’investimento in polizze Ramo I, proprio come parcheggio della liquidità, esente, tra l’altro, da bollo sulle attività finanziarie (0,2% annuo).
E forse anche per questo nei primi sette mesi dell’anno questi strumenti hanno raccolto 43 miliardi di euro di nuova produzione (+54,6% rispetto all’analogo periodo 2013).
Per evitare costi eccessivi, che poi affievoliscono i rendimenti di questi strumenti, è meglio scegliere prodotti low cost. Un esempio è la polizza “Sicuramente”, proposta da Genertellife, legata alla gestione separata Ri.alto, che nel 2013 è riuscita a garantire il 3,4% netto (4,4% lordo) dove si può investire però fino a 50mila euro. Il costo annuo è dell’1% e non ci sono costi di ingresso né di uscita, possibile questa dopo il primo anno.
«Le gestioni separate, per loro natura, grazie alla valorizzazioni dei titoli al costo storico e non ai prezzi di mercato, danno dei rendimenti stabili che resistono ai cambiamenti improvvisi di scenario: sia in fase di rialzo che di ribasso – spiega Luigi Di Falco, responsabile servizio Vita e Welfare di Ania –. Quando i tassi scendono la nuova liquidità viene investita a tassi di mercato, più bassi come gli attuali, ma avendo le gestioni separate in pancia titoli “vecchi” (per lo più BTp) con cedole elevate, hanno continuato a generare rendimenti lordi vicini al 4%, anche grazie all’allungamento della durata residua dei titoli in portafoglio».
Si tratta di ritorni medi che, al netto dei costi di gestione trattenuti annualmente (tra l’1 e l’1,2%) restano competitivi nell’attuale scenario: in media siamo nell’area 2,5 -3%. «Con la forte raccolta e le attuali opportunità di investimento, è lecito attendersi che i rendimenti 2014 potranno subire un ridimensionamento – avverte Stefano Frazzoni, manager Prometeia –. Le gestioni non sono poi tutte uguali. Un elemento importante per scegliere è il peso della componente “storica” rispetto ai nuovi afflussi: più è alta più il rendimento realizzato potrebbe essere consistente». Viceversa attenzione alle gestioni giovani che le banche stanno alimentando: potrebbero riservare delle delusioni.
Vanno poi considerate le garanzie (come l’eventuale rendimento minimo garantito) e i costi. Come già detto un aspetto non da poco, tenuto conto che, secondo i dati Prometeia, i prodotti Vita rivalutabili del tipo load, attualmente offerti hanno costi medi di ingresso (cosiddetti caricamenti) tra l’1% e il 2% e prevedono, inoltre, una trattenuta media annua tra l’1,1 e l’1,2%, cifra che sale all’1,4%-1,5% per le polizze no load (senza costi iniziali). Molta attenzione anche ai costi di uscita eventuali (riscatto) che potrebbero incidere in caso di disinvestimenti veloci.
«Quanto alle prospettive, le gestioni sono competitive per riallocare il risparmio con tassi a zero – spiega Di Falco –: dovrebbero offrire anche in futuro tassi reali effettivi interessanti e sono indicati in particolare per chi è avverso al rischio». Con questi prodotti, infatti, non si rischia il capitale (se non per i costi iniziali e di riscatto) e, di anno in anno, il rendimento ottenuto, al netto del trattenuto, viene retrocesso e acquisito, cosa che non accade con fondi comuni e coni BTp, esposti all’oscillazioni dei prezzi (e al problema del reinvestimento cedolare). Vanno poi presi in considerazione anche gli altri optional «preziosi» delle polizze, soprattutto di questi tempi: esenzione da tassa di successione, e impignorabilità.
FONTE PLUS 24