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CCNL DEI DIPENDENTI DI AGENZIA: ENNESIMO BOTTA E RISPOSTA FRA SNA E ANAPA

2 Febbraio 2015

L’Anapa diffonde una nota, sotto forma di Faq, con la quale evidenzia il rischio di contenziosi giudiziari e sanzioni civili e penali per chi applica il contratto Sna. Il sindacato di via Lanzone replica: «Posizione in netto contrasto con quella del Governo, che ha espresso un giudizio lusinghiero circa la firma del nostro contratto».

 

Prosegue il botta e risposta fra lo Sna e l’Anapa in merito ai rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti di agenzia siglati con le varie organizzazioni sindacali.

Nella giornata di oggi, l’Anapa ha inviato una comunicazione «urgente» a tutti i presidenti dei gruppi aziendali agenti, «con l’invito a diffonderla tramite le rispettive segreterie ai propri associati, con la finalità di informare la categoria» sugli esiti del parere espresso da Alberto Pizzoferrato, Ordinario di Diritto del Lavoro dell’Università di Bologna, in occasione di un incontro tenutosi lo scorso 23 gennaio a Bologna.

Nel corso della riunione, Pizzoferrato aveva evidenziato «gli enormi rischi di contenzioso giudiziario e di sanzioni civili e penali che sussistono per gli agenti nell’applicazione del Ccnl Sna» e anche Tiziano Casprini, «storico consulente tecnico sul Ccnl dipendenti di agenzia», aveva messo in luce «i profili di dubbia legalità dell’articolato Sna». Anapa, in sostanza, ha formulato la circolare sotto forma di Faq.

Pronta è arrivata la replica del Sindacato nazionale agenti, attraverso il suo canale tematicoSnachannel. Dopo aver rimarcato che il numero di «coloro che hanno deciso di aderire al nuovo Ccnl Sna 2014 dei dipendenti di agenzia» si avvicina «a quota 10.000», e che dunque«almeno 5.000 intermediari (e i loro dipendenti) hanno accolto con favore l’accordo fortissimamente voluto dallo Sna», l’organizzazione sindacale di via Lanzone ha fatto riferimento alla nota diffusa da Anapa, tesa ad «adombrare sospetti di legittimità o addirittura di illiceità in ordine al Ccnl Sna».

Si tratta, ha rilevato lo Sna, di «una posizione in netto contrasto con quella del Governo (che ha espresso un giudizio lusinghiero circa la firma del nuovo Ccnl), di numerosi docenti universitari, ma soprattutto degli intermediari di assicurazione che, a migliaia hanno scelto (insieme ai propri dipendenti) di salvaguardare al contempo, occupazione e titolarità dell’agenzia».

Il botta e risposta, c’è da giurarci, non finisce qui.

FONTE TUTTO INTERMEDIARI