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CCNL DEI DIPENDENTI DI AGENZIA: LE OO.SS. INCONTRANO ANAPA E UNAPASS

26 Gennaio 2015

L’incontro si è tenuto venerdì scorso a Bologna e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Alberto Pizzoferrato, professore ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Bologna, il quale ha sottolineato «il rischio di contenzioso giudiziario e di sanzioni civili e penali per chi applica il contratto Sna».  

 

Informare i rappresentanti di Anapa, Unapass e i presidenti di alcuni gruppi aziendali agenti sullo sviluppo delle azioni di tipo politico, legale e giudiziario messe in atto per «impugnare, invalidare e delegittimare» il Ccnl dei dipendenti delle agenzie sottoscritto dal Sindacato nazionale agenti. Con questo obiettivo i massimi esponenti delle OO.SS. “storiche” hanno richiesto un incontro, che si è tenuto venerdì scorso a Bologna

Sui diversi aspetti tecnici inerenti le differenze tra i due contratti (cioè quello firmato da Sna e quello sottoscritto da Anapa e Unapass) è intervenuto Alberto Pizzoferrato, professore ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Bologna.

Pizzoferrato, si legge in una nota diramata da Anapa e Unapass, «ha precisato come l’applicazione dell’uno o dell’altro contratto non sia una scelta libera perché mentre il Ccnl Anapa-Unapass si pone in perfetta continuità contrattuale e rappresentando il contratto di riferimento della categoria è applicabile da tutti gli agenti, iscritti o non a qualsiasi sigla rappresentativa, il Ccnl Sna essendo un contratto di rottura necessita, pena la sua inefficacia, di un’adesione esplicita e bilaterale. In sostanza la volontà del dipendente deve essere autonoma, genuina e autentica, cioè in altri termini libera da condizionamenti e influenze di sorta. Ancora, la bilateralità s’intende non solo nella manifestazione di volontà, ma anche nell’elemento dell’utilità. È chiaro quindi che  non può esservi vantaggio solo per l’agente, ma anche il dipendente deve trarre dal nuovo contratto elementi a proprio favore».

E sul riconoscimento degli arretrati ha sottolineato: «Il Ccnl Sna può avere vigenza solo a partire dalla data della sua stipula, 10 novembre 2014, pertanto tutti dipendenti ai quali venisse applicato quel contratto conservano i diritti acquisiti in forza dell’ultrattività del precedente Ccnl 2005-2008, restando obbligato il datore di lavoro al pagamento di tutti gli arretrati, debito questo che, tra l’altro, non ha termini di prescrizione».

E ci sarebbe, sempre secondo Pizzoferrato, anche un rischio sanzioni. «Per gli agenti che applicano il contratto Sna emerge non solo il rischio di contenziosi giudiziari con sanzioni civili che potrebbero essere aggravate da comportamenti ritorsivi e antisindacali degli agenti, ma ben più immediato è il rischio di sanzioni penali per il mancato adeguamento dei contributi previdenziali derivanti dall’applicazione delle tabelle retributive inferiori, rispetto a quelle previste dal contratto di riferimento Anapa-Unapass». Da questo punto di vista le OO.SS. si sono dichiarate pronte a intervenire presso l’Inps per richiedere ispezioni nelle agenzie.

Quanto poi «all’ipotesi di dumping associativo con il  passaggio di alcuni da Anapa e Unapass a Sna al solo fine di applicare il contratto siglato da quest’ultimo, Pizzoferrato è stato chiarissimo precisando che il cambio di bandiera produrrà effetti solo per la prossima tornata contrattuale, vanificando così l’obiettivo del cambio di casacca e fornendo al lavoratore l’occasione per far valere l’inefficacia del contratto in qualsiasi momento nelle sedi opportune».

Le OO.SS. hanno annunciato che la loro azione verterà «su tre piani: politico, in quanto l’elemento politico è intrinseco nell’azione sindacale; giudiziario, promuovendo i ricorsi individuali dei lavoratori; collettivo, attivandosi per le vie legali, in forza dell’art. 28 dello statuto dei lavoratori».

FONTE TUTTO INTERMEDIARI