News

Consiglio Generali, parola ai comitati

13 Febbraio 2014

Il board delle Generali è confermato per mercoledì 19, come risulta dalla convocazione ufficiale arrivata ieri ai consiglieri.

 

Il board delle Generali è confermato per mercoledì 19, come risulta dalla convocazione ufficiale arrivata ieri ai consiglieri. Un punto dell’ordine del giorno, in particolare, merita di essere segnalato perché riguarda «informative sui lavori dei comitati consiliari» e permetterà al consiglio di entrare nel merito della doppia azione di responsabilità verso l’ex amministratore delegato, Giovanni Perissinotto, e l’ex direttore generale Raffaele Agrusti, l’uomo chiave della compagnia fino a pochi mesi fa. L’accusa riguarda sette investimenti finanziari effettuati sotto la loro gestione che presentano irregolarità procedurali di varia natura. Le regole di governance delle Generali, infatti, prevedono che i due comitati riferiscano al consiglio, che poi deciderà come procedere, anche con una scelta diversa da quella suggerita dai comitati. L’impressione è che il Ceo Group, Mario Greco, che peraltro non ha poteri specifici in materia, sia orientato a ritenere opportuna l’azione di responsabilità. Su posizioni analoghe risulta buona parte dei consiglieri mentre altri, come per esempio Lorenzo Pellicioli (De Agostini), sono di opinione opposta. Decisive saranno le convinzioni maturate da Mediobanca, il socio di maggior peso. I due comitati coinvolti sono quello controllo e rischi e quello remunerazioni. Il primo dovrà esaminare le consulenze richieste allo studio Portale e allo studio Maresca, per poi entrare nel merito del caso, cioè l’opportunità di procedere in sede civile contro Perissinotto e Agrusti . Il comitato controllo e rischi è presieduto da Alberta Figari (eletta nelle liste degli indipendenti ma considerata molto vicina a Mediobanca), ne fanno parte Sabrina Pucci (indipendente), Paola Sapienza (indipendente, sempre molto determinata) e Clemente Rebecchini (Mediobanca). Il comitato retribuzioni risulta chiamato in causa perché Agrusti non ha ancora ricevuto i 6 milioni concordati al momento di chiusura dei rapporti con Generali e, di conseguenza, occorre decidere se liquidarglieli oppure attendere l’esito dell’azione di responsabilità. Agrusti è uscito dal gruppo nel dicembre scorso e dovrebbe ricevere la somma stabilita, pari a due annualità più il preavviso, entro febbraio. Il comitato remunerazioni ha come presidente Paolo Scaroni (l’amministratore delegato dell’Eni). Ne fanno parte Ornella Barra come indipendente e Lorenzo Pellicioli, azionista delle Generali con poco più del 2,4 per cento.

FONTE CORRIERE DELLA SERA