News

Eiopa mette in guardia su pratiche inique di “price walking”

26 Aprile 2023
eiopa

Clienti che presentano rischi simili e comportano costi simili per gli assicuratori, ma pagano comunque premi diversi? Queste pratiche esistono e non sono una novità, scrive l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa) in un “parere di vigilanza” pubblicato lo scorso mese.

Gli strumenti analitici e l’automazione dei processi stanno diventando sempre più sofisticati e ciò rende possibile una crescente personalizzazione dei premi assicurativi in base al comportamento e alle caratteristiche delle singole persone, anche al di là del loro “rischio assicurativo”.

L’aumento del ricorso a nuovi metodi di differenziazione dei prezzi sembra andare di pari passo con le condizioni di mercato, che rappresentano un importante motore per queste pratiche.

L’autorità aveva già criticato questa situazione nel 2022 sostenendo che non tutti i metodi di differenziazione dei prezzi sono consentiti.

Nella sua nuova dichiarazione – che si riferisce esclusivamente al ramo danni – l’autorità di vigilanza entra nuovamente nel dettaglio. Alcune forme di differenziazione dei prezzi presentano un elevato rischio di portare a risultati non equi e quindi non sono conformi ai requisiti della direttiva sulla distribuzione assicurativa.

In particolare, l’Eiopa evidenzia le cosiddette pratiche di “price walking“. Ciò significa che il premio viene gradualmente aumentato per i rinnovi del contratto senza alcun collegamento con il rischio o i costi, ad esempio perché il cliente non è propenso a cercare alternative, oppure perché il premio viene aumentato, per così dire, fino alla soglia di sofferenza finanziaria del cliente, che a quel punto inizia a cercare un altro prodotto, oppure offrendo inizialmente un prodotto alternativo con un prezzo particolarmente basso, che poi viene aumentato in modo inaspettato, significativo e ripetuto.

Nel documento, l’autorità elenca quindi le proprie aspettative nei confronti dei produttori – che possono essere sia intermediari che assicuratori – e degli intermediari che non (co)producono direttamente i prodotti.

L’Eiopa si aspetta che i produttori applichino misure “POG” (Product Oversight and Governance) adeguate ed efficaci durante l’intero ciclo di vita del prodotto, al fine di evitare una differenziazione sleale dei prezzi.

I produttori sono tenuti a mettere in atto “misure adeguate” che identifichino, prevengano e riducano al minimo i rischi potenziali derivanti dalle pratiche di differenziazione dei prezzi. A titolo di esempio, l’Eiopa cita, tra l’altro:

  • definire limiti e barriere di protezione per i differenziali di premio per clienti con profili di rischio (di sottoscrizione) e costi simili;
  • garantire che le informazioni ai clienti, compreso il marketing, siano trasparenti (ad esempio, per quanto riguarda gli sconti che si applicano solo inizialmente e per un periodo limitato), chiare e non fuorvianti;
  • che i produttori siano in grado di spiegare, in modo adeguato ai destinatari (clienti, intermediari, autorità di vigilanza e così via), come gli algoritmi e le tecnologie complesse influiscano sul prezzo quando li applicano.

I produttori devono fornire ai distributori “informazioni sufficienti sul prodotto”, compresa una spiegazione dettagliata delle possibili variazioni di prezzo al momento del rinnovo e dell’esistenza di eventuali pratiche di differenziazione dei prezzi.

In questo modo i distributori possono “agire nel migliore interesse dei potenziali clienti” quando valutano le loro esigenze e fornire loro tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione informata.

Se i distributori sono consapevoli che un prodotto è soggetto a pratiche di prezzo differenziato, devono anche adottare una “strategia di distribuzione adeguata” coerente con quella definita dal produttore, secondo il documento.

Il documento di 14 pagine: “Supervisory statement on differential pricing practices in non-life insurance lines of business