EREDITÀ, PIANIFICARE OGGI, CONVIENE
Il pensiero della settimana di Carlo Bracci
Cari colleghi,
l’Italia è un paese bellissimo ma anche scaramantico in cui, nella
maggior parte dei casi, a parlare di morte, quanto meno si fa le
corna. Solo in pochi, infatti, si preparano con lungimiranza
all’inevitabile.
Peccato perché la successione è una faccenda seria, sotto diversi
punti di vista e ci sono diverse considerazioni, anche di ordine
economico, che dovrebbero spingere gli italiani a pensarci e
pianificarla per tempo, in modo da poter risparmiare in termini di
oneri e tasse.
Capiamo meglio di che si parla.
Oggi che le famiglie sono sostanzialmente diverse rispetto a quanto
accadeva nel passato, ci sono diverse tipologie di soggetti che
dovrebbero pianificare la propria successione. Prendiamo alcuni
esempi.
COPPIE SENZA FIGLI. Spesso parlando con i coniugi, che non sanno che, poiché non hanno figli, se viene a mancare uno dei due, tutta l’eredità non va all’altro, ma 1/3 andrà ai fratelli del de cuius.
Basterebbe invece un semplice testamento olografo scritto
personalmente a penna dal testatore (non in stampatello), per lasciare tutto il patrimonio alla persona amata.
COPPIE DI FATTO. Visto che i tempi moderni vedono sempre meno
matrimoni e sempre più convivenze, è bene ricordare che i conviventi, in termini successori, non sono riconosciuti dall’ordinamento italiano e non hanno diritti reciproci.
Quindi, ad es., la mia compagna di una vita, potrebbe dover lasciare
la casa dove abbiamo sempre convissuto, perché questa, in assenza di altri eredi, potrebbe andare anche a un lontano parente.
Per evitare quindi l’insorgere di litigi, e di esporre i nostri eredi
a lunghi contenziosi in tribunale per la ripartizione del patrimonio
ereditario, che comporta anche un depauperamento dello stesso
tribunale occorre prepararsi per tempo.
Consideriamo anche altri fattori. L’Italia è un Paese in cui il
“mattone” ha una forte tradizione viscerale. Tanto viscerale che ci
sono casi documentati di eredi che sono andati in difficoltà per i
tanti immobili ricevuti e la scarsa liquidità per far fronte alle
imposte di procedura e di successione.
Anche se c’è da considerare che l’ITALIA è un PARADISO FISCALE in tema successorio visto che nel caso di eredi legittimi, ad es., si paga il 4% di imposta di successione per la parte eccedente il milione di euro ad erede. Ovvero, se lascio un patrimonio di 2 milioni ai miei 2 figli, questi non pagheranno nulla.
Ma siamo in Europa…… Potrebbe anche darsi che le normative cambino e che qualche nuovo governo nelle prossime legislature decida di uniformare l’aliquota massima a quelli di altri paesi (Germania, e Francia ad esempio dove può raggiungere rispettivamente fino al 50% e 60%).
A tutte queste problematiche ci sono soluzioni adottabili ORA.
Non si può prevedere quando saranno in vigore le nuove tassazioni, ma oggi esistono margini di “manovra” per una pianificazione successoria volta a minimizzare l’eventuale impatto fiscale, come la DONAZIONE.
Chiedere suggerimenti su come operare per trasferire il patrimonio
agli eredi in maniera ordinata, con adeguate coperture assicurative e
possibilmente integro da imposte di successione è una problematica che non riguarda solo i grandi patrimoni, ma anche i risparmi di una vita di una famiglia “normale” italiana.
Per ogni esigenza, quindi, rivolgetevi ad un consulente assicurativo esperto!
E il suggerimento al consulente esperto è quello di iniziare
gradualmente a parlarne con i propri clienti.
Buona lettura !
Carlo Bracci
Componente di Giunta