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Fondi pensione e assicurazioni, Italia battuta dalla Germania

30 Maggio 2015

Futuro e rischi annessi. Gli italiani sono battuti da tedeschi e francesi nella propensione a sottoscrivere polizze e fondi pensione. È quanto emerge dalla recente relazione di Bankitalia.

 

Futuro e rischi annessi. Gli italiani sono battuti da tedeschi e francesi nella propensione a sottoscrivere polizze e fondi pensione. È quanto emerge dalla recente relazione di Bankitalia.
Nello specifico l’istituto centrale ha analizzato e quantificato riserve tecniche assicurative, fondi pensione e fondi di quiescenza; e poi ne ha calcolato la percentuale sul complesso delle attività finanziarie delle famiglie italiane, effettuando il confronto con altri Stati. Ebbene sui quasi 4 mila miliardi di attività finanziarie, gli italiani ritagliano una fetta del 20,4% per fondi pensione e assicurazioni contro il 36,2% dei francesi e il 36,8% dei tedeschi. Gli spagnoli invece sono a quota 16,2 per cento. La media dell’area euro è del 32,6 per cento. Da segnalare però che, benché minimo, vi è stato in Italia un incremento della percentuale di attività finanziarie destinate a polizze e fondi pensione: nel 2013, infatti, la quota era del 19,2 per cento.
C’è però chi fa notare che la vera scommessa degli italiani sul futuro è l’abitazione più che l’investimento in prodotti previdenziali o assicurativi. È la casa l’asset su cui punta la famiglia media, tanto che le banche stanno offrendo agli anziani prodotti come il prestito vitalizio ipotecario per trasformare il mattone in flussi di finanziamento. Resta comunque il “macigno” del nuovo sistema pensionistico: il contributivo (vado in pensione con quanto ho versato) e l’allungamento delle aspettative di vita, obbligano a privilegiare una “gamba previdenziale” in aggiunta al pilastro Inps o a quello delle casse previdenziali (per i professionisti). In caso contrario, la forbice fra stipendio e pensione sarà ancora più ampia.

FONTE PLUS 24