Nell’ambito del piano di salvataggio del Fondo, l’associazione delle imprese propone il passaggio alla contribuzione definita, un taglio di circa il 40% delle prestazioni attuali e un contributo straordinario di 16 milioni di Euro che conferma quanto comunicato già nel mese di luglio (e smentisce le indiscrezioni degli ultimi giorni). L’ANIA apre anche alla disponibilità
Con una lettera consegnata alle rappresentanze degli agenti professionisti (SNA, UNAPASS eANAPA) e al Cda del Fondo Pensione Agenti, l’ANIA ha formalizzato la propria proposta di salvataggio del Fondo presentata nel pomeriggio di oggi durante l’incontro di Roma con le altri fonti istitutive. L’associazione delle imprese ha confermato l’impianto della proposta precedente, basato sulla trasformazione della gestione del Fondo, che passerebbe dall’attuale natura a prestazione definita alla forma a contribuzione definita, con abbattimento delle pensioni di vecchiaia ed anticipate e con copertura parziale delle dotazioni iniziali, nell’ottica di una ripartizione equilibrata dei sacrifici che porti alla conservazione di circa il 60% degli importi attuali. Rimane confermata anche l’offerta economica di 16 milioni di Euro – contrariamente alle indiscrezioni di 150 milioni di Euro fatte trapelare dallo SNA con un comunicato ufficiale e poi rigettate dall’ANIA prima con una nota sul proprio sito istituzionale e successivamente ribadite con il documento odierno – ma l’associazione delle imprese ha aperto anche alla disponibilità di aumentare la prestazione dei singoli aderenti attraverso la contrattazione integrativa con le singole compagnie, proposta che tra l’altro era stata avanzata dalla delegazione UNAPASS nella riunione del 15 luglio scorso.
Sono infatti cinque i punti cardine della proposta ANIA, nella quale verrebbe mantenuto il contributo annuale del 50% da parte delle imprese: differenziazione dei sacrifici tra giovani generazioni e agenti prossimi alla pensione; contributo straordinario di 16 milioni di Euro; soluzioni integrative nel rapporto con le singole imprese e con i gruppi agenti aziendali (contrattazione di secondo livello); esclusione degli interventi di riduzione delle pensioni diverse da quelle di vecchiaia; introduzione di elementi di mutualità. Alle rappresentanze degli agenti e al CdA del Fondo Pensione Agenti è stato richiesto un atto di responsabilità al fine di evitare l’unico scenario alternativo possibile: il commissariamento e la conseguente liquidazione del Fondo stesso.
FONTE: INTERMEDIA CHANNEL