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FONDO PENSIONE AGENTI: LE 11 DOMANDE DI ANAPA AL CDA

18 Marzo 2014

In una lunga lettera di contro-risposta a quanto aveva scritto il presidente del Fondo Pensione Agenti Francesco Pavanello lo scorso 10 marzo, il presidente di ANAPA Vincenzo Cirasola e l’associazione da lui rappresentata tornano a prendere posizione sulle vicende del Fondo, soprattutto per quanto riguarda l’ambito del disavanzo di bilancio prospettico che ha portato anche

 

In una lunga lettera di contro-risposta a quanto aveva scritto il presidente del Fondo Pensione Agenti Francesco Pavanello lo scorso 10 marzo, il presidente di ANAPA Vincenzo Cirasola e l’associazione da lui rappresentata tornano a prendere posizione sulle vicende del Fondo, soprattutto per quanto riguarda l’ambito del disavanzo di bilancio prospettico che ha portato anche al congelamento temporaneo dei trasferimenti volontari.

Nella lettera, che alleghiamo in calce all’articolo, Cirasola e l’associazione si soffermano sulle azioni intraprese per evitare il commissariamento del FPA, che richiedono “sacrifici e sforzi che, da un lato, non devono essere effimeri nei risultati e, dall’altro, devono essere assolutamente oggetti di condivisione corale”.

A nostro avviso – si legge nella lettera – il primo passo da compiere è di mettere a disposizione degli associati le informazioni relative alla politica gestionale del fondo, nonché alle valutazioni che hanno accompagnato la scelta di determinati investimenti (private equity e immobili) e i conseguenti costi di gestione, anche se ciò potrebbe equivalere a una excusatio non petita”.

Cirasola e l’associazione di categoria da lui rappresentata chiedono quindi ufficialmente “uncambiamento della governance, visti i risultati che per i trend di fondo sottostanti dichiarati non potevano non essere previsti. In particolare è essenziale che, sia gli advisor sia i valutatori degli asset del FPA, siano nominati non dagli Organi, ma dalle rappresentanze dei contribuenti”.

ANAPA chiede inoltre con tempestività – “per ovviare alla scarsa e poca chiara informativa dei bilanci” – tutta la documentazione che sia utile a rispondere ad una serie di undici domande:

Come mai, a seguito della novella legislativa, il passaggio da una valutazione “a gruppo aperto” “a gruppo chiuso” abbia arrecato un disavanzo prospettico di circa 800 milioni, pari al 90% del patrimonio gestito di 900 milioni?

Quali sono le cause per le quali il Fondo ha sempre espresso performance inferiori (mediamente intorno al 4%) rispetto a quelle del mercato finanziario, anche monetario?

Come mai il Fondo non ha accumulato riserve quando avrebbe potuto, avvantaggiando solo i pensionati e a tutto svantaggio dei nuovi iscritti?

Come si spiega la strategia secondo la quale in bilancio sono presenti circa 182 milioni di euro di partecipazioni azionarie e circa 13 milioni di euro di quote di fondi di private equity? (Il totale delle due voci assomma a circa il 25% del totale degli investimenti).

Perché al bilancio del FPA non è stato allegato un bilancio, magari sintetico, delle due società immobiliari controllate che gestiscono immobili per un totale di oltre 50 milioni di euro, e per mezzo di quote di fondi immobiliari, per circa 3 milioni di euro, con una stima dei valori attuali degli immobili?

Qual è la ragione per la quale il Fondo presenta un’incidenza dei costi di gestione rispetto al patrimonio gestito pari a 0,38%, escluso i costi di gestione delle due società immobiliari, rispetto allo 0,20% che rappresenta l’incidenza dei fondi pensione della taglia del FPA per numero d’iscritti, con una media generale di circa lo 0,23%?

Quali sono i nomi dei consulenti esterni (anche considerati “indipendenti”) e i rispettivi compensi che percepiscono dal FPA, compreso i co.co.pro. e le altre collaborazioni professionali?

A quanto ammontano rispettivamente i compensi riconosciuti agli amministratori, revisori e direttore generale?

A quanto ammonta il numero complessivo del personale dipendente, full-time e part-time, afferente alle due gestioni, amministrativa e patrimoniale, oltre che alle due società immobiliari?

Quali sono state le valutazioni dei requisiti professionali e dei curricula per le scelte dei candidati al CdA?

Quali sono i doppi incarichi nel Fondo e nelle società immobiliari, con relativa doppia retribuzione, del Presidente e dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Presidente e dei componenti del Collegio Sindacale, nonché del Direttore Generale?

Cirasola ed ANAPA concludono la lettera osservando come il “salvataggio” del FPA “rappresenti un obiettivo necessariamente condiviso da tutti, ma non degno di essere perseguito se effettuato in modo organizzativamente unilaterale ed economicamente effimero” e chiedendo di essere convocati, unitamente alle altre parti sociali, alla prossima assemblea dei delegati che si dovrebbe svolgere il prossimo 29 aprile (oppure in altra data da definire).

FONTE INTERMEDIA CHANNEL