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Fondo Pensione Agenti, ultima chiamata per lo SNA

15 Dicembre 2014

Dopo la fumata grigia di giovedì ANAPA ed UNAPASS scrivono al Sottosegretario Cassano per chiedere una mediazione con lo SNA e un contributo maggiore all’ ANIA La situazione di stallo sul piano di riequilibrio del Fondo Pensione Agenti non accenna a modificarsi.

 

La situazione di stallo sul piano di riequilibrio del Fondo Pensione Agenti non accenna a modificarsi. Per questo motivo, ANAPA e UNAPASS rispondono all’invito del sottosegretario al Ministero del Lavoro, Massimo Cassano, che ha posto un termine di una settimana alle rappresentanze degli agenti (parti sociali del Fonage assieme ad ANIA) proporre una soluzione alternativa di salvataggio del Fondo alternativa a quella presentata dall’associazione delle imprese assicurative.

“L’incontro al Ministero tenutosi giovedì 11 dicembre u.s. – si legge in un comunicato congiunto − ha confermato le intuizioni che hanno caratterizzato le azioni di ANAPA ed UNAPASS sin dai primi mesi di confronto con ANIA e SNA sul Fondo Pensione Agenti. La direttrice del Ministero e la stessaCOVIP hanno infatti affermato con chiarezza che gli agenti devono rinunciare quanto prima alla prestazione definita, pena l’ insostenibilità delle future erogazioni pensionistiche”.

Ma non basta. “I rappresentanti del Governo – continua il comunicato − hanno precisato che i diritti acquisiti sono tali solo se all’interno di un sistema sostenibile, in caso contrario (come quello del Fonage, visto il disavanzo prospettico – ndIMC) le norme non solo consentono, ma anzi prevedono, il taglio doveroso delle prestazioni in corso. La Direzione del Ministero ha, in premessa, richiamato i presenti e in particolare gli amministratori del Fondo alle responsabilità individuali in ordine alle scelte operative”.

Le due associazioni non intendono però proseguire in questa situazione di stallo e chiamano il Sindacato Nazionale Agenti all’assunzione di responsabilità: “Nonostante ciò e alla luce delle dichiarazioni del Presidente ANIA Aldo Minucci di non avere delega a modificare la propria posizione stante la decadenza del Comitato Esecutivo dell’associazione delle imprese, lo SNA anziché accettare la via del salvataggio nell’immediato, come già fatto da Anapa ed Unapass per garantire la sopravvivenza del FPA, ha ancora una volta preferito la via della demagogia impegnandosi ad elaborare un piano che è già conosciuto e al quale hanno lavorato i tecnici del FPA insieme anche ai rappresentanti di Unapass e Anapa. Il piano si basa sulla conservazione della prestazione definita non più possibile dato il disavanzo prospettico di 700 milioni ed avrebbe aspetti che teoricamente attenuerebbero alcuni aspetti critici del passaggio immediato a contribuzione definita, ma il fabbisogno finanziario richiesto supererebbe e di molto i 16.000.000 di Euro offerti da ANIA”.

E secondo ANAPA ed UNAPASS, in questo scenario “gli Agenti dovrebbero, comunque, mettere mano al portafoglio o direttamente o attraverso un taglio delle prestazioni”.

“Incuriosisce sotto questo aspetto – è l’affondo successivo delle due associazioni −, l’atteggiamento di SNA, orientato a difendere i diritti acquisiti anche di fronte all’evidenza ed al pericolo del commissariamento (e della messa in liquidazione) del Fpa ma contemporaneamente pronto ad azzerare quelli dei dipendenti dei propri associati che applicheranno un CCNL che non prevede arretrati e continuità”.

Di fronte all’impasse ed all’intervento del Ministero del Lavoro, Anapa ed Unapass hanno quindi inviato una lettera al Sottosegretario Cassano al quale chiedono un intervento di mediazione “che smuova lo Sna dalla propria posizione oltranzista ed inviti l’ANIA ad un intervento economico maggiore dei 16 milioni di Euro proposti”.

“I tempi stretti – conclude il comunicato − impongono decisioni ponderate ma immediate: il 1° gennaio è alle porte e gli iscritti dovrebbero versare i contributi per il 2015…”.

FONTE INTERMEDIA CHANNEL