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Fondo Pensione Agenti, una matassa in aggrovigliamento

6 Febbraio 2015

Il CdA del Fondo Pensione Agenti risponde alle accuse di lassismo mosse da ANAPA. E nel frattempo, l’analisi commissionata dal GAAT avrebbe scoperto un disavanzo inferiore al previsto (senza però precisarne l’entità) La questione del disavanzo prospettico del Fondo Pensione Agenti e delle contromisure da attuare per pervenire alla sua stabilizzazione

 

La questione del disavanzo prospettico del Fondo Pensione Agenti e delle contromisure da attuare per pervenire alla sua stabilizzazione (prima che possa intervenire direttamente l’autorità di Vigilanza COVIP, decretandone il commissariamento) si arricchisce di due nuovi elementi.

Questa mattina il CdA del Fondo ha infatti risposto alla lettera inviata da ANAPA lo scorso 2 febbraio, rigettando le accuse di lassismo ed immobilismo nella elaborazione e presentazione di un piano di riequilibrio. Il CdA ricorda come siano state elaborate diverse ipotesi di piani di risanamento, rimaste però in fase progettuale “alla luce della rilevante entità del disavanzo tecnico accertato”, che non ha permesso al Fondo di proporre le modifiche necessarie direttamente all’Assemblea straordinaria, ma solo di rimettere la decisione in merito alla Parti sociali.

Il Cda Del Fondo Pensione Agenti rileva poi come, tra le Parti stesse, non vi sia ancora la piena condivisione di un piano di riequilibrio e come non possa essere considerato tale l’accordo di massima tra ANIA, UNAPASS ed ANAPA riguardo la proposta formalizzata lo scorso 6 ottobre dall’associazione delle imprese assicurative. Per questo, ricorda il CdA del Fondo, con la lettera dello scorso 5 dicembre era stata richiesta la sottoscrizione formale di un verbale di accordo tra le Parti. Il Fondo attende inoltre di conoscere l’esito finale della mediazione intrapresa da parte del Ministero del Lavoro per pervenire ad una soluzione condivisa.

La giornata di comunicazioni riguardanti la situazione del Fondo ha però avuto ricevuto nuovo impulso questo pomeriggio, quando una nota del Gruppo Agenti Toro (GAAT) ha affermato come gli esiti dell’analisi tecnico-attuariale commissionata ad uno dei più autorevoli studi professionali specializzati avrebbero restituito un entità del disavanzo prospettico del Fondo“molto inferiore a quella ipotizzata”.

Secondo il GAAT, il dato – che però non è stato reso pubblico – assumerebbe particolare significato “soprattutto in relazione ad un possibile piano di risanamento”. “Il problema certamente esiste ma, alla luce delle risultanze della perizia – ha commentato il presidente del gruppo agenti,Roberto Salvi potrà essere affrontato in maniera completamente diversa rispetto alle soluzioni fin qui ipotizzate”.

Salvi, che si auspica “di dare un contributo costruttivo al Fondo Pensione Agenti”, ha già in programma nei prossimi giorni un incontro con i presidenti degli altri Gruppi Agenti interessati per un confronto supportato anche dallo studio professionale incaricato dal GAAT.

FONTE INTERMEDIA CHANNEL