Summit di quasi tre ore in Mediobanca per Leonardo Del Vecchio e il nuovo ceo di Generali, Philippe Donnet. Il patron di Luxottica, secondo azionista della compagnia triestina con il 3,17% (alle spalle della stessa Mediobanca che ha il 13,2%) era accompagnato da Romolo Bardin, il cfo di Delfin (la holding della famiglia Del Vecchio), che entrerà nel cda di Generali che sarà eletto dali’ assemblea del prossimo 28 aprile. Il patron di Luxottica uscì dal cda nel febbraio del 2011 in forte polemica con l’allora presidente Cesare Geronzi. Ora il grande ritorno, anche se non direttamente, a poche settimane dall’investitura dei nuovi vertici e dopo l’addio di Mario Greco passato a Zurich. Del Vecchio all’uscita ha ribadito pieno sostegno al nuovo Ceo Donnet: «Vedrete che adesso Generali andrà bene». All’incontro era presente l’ad di Mediobanca, Alberto Nagel.
Piazzetta Cuccia, con il sostegno dei grandi soci del Leone, giorni fa ha presentato la lista per il nuovo cda del gruppo triestino che sarà presentata alla prossima assemblea in programma a Trieste il 28 aprile. Il nuovo consiglio di amministrazione di Generali crescerà da 11 a 13 componenti, con 8 indipendenti e due posti per le minoranze. A quanto pare fra i grandi soci del gruppo triestino il clima è tranquillo alla vigilia dell’assemblea che dovrà rinnovare i vertici. Quanto all’entrata di Romolo Bardin, il cfo di Delfin, nel nuovo cda di Generali, Del Vecchio spiega di avere ricevuto e accettato l’offerta di avere un rappresentante in cda: «Bardin avrà occasione di imparare e di fare esperienza. I giovani ne hanno bisogno». Del Vecchio ieri ha anche annunciato un maxi-piano per 500 assunzioni a Sedico.
In questi giorni si è parlato di un possibile passo indietro di Donnet nel board di Vivendi, il gruppo francese dei media guidato da Vincent Bolloré, primo azionista di Telecom con il 24,9% e fresco alleato di Mediaset: «Resto nel consiglio di sorveglianza di Vivendi solo se compatìbile in termini di carico di lavoro», ha chiarito ieri il group ceo di Generali. Donnet fa parte del cds del gruppo francese dal 2008 e il rinnovo del suo mandato sarà sottoposto all’assemblea Vivendi del prossimo 21 aprile. Secondo indiscrezioni, Donnet potrebbe restare alla guida di Generali Italia, la controllata del Leone sul mercato domestico, fino a fine anno: «Sono giorni molto impegnativi. Generali è una bellissima società».
Intanto continuano gli acquisti di azioni Generali da parte di Francesco Gaetano Caltagirone, vicepresidente delle Generali che rafforza la sua posizione di terzo azionista. Attraverso la Fincal l’imprenditore romano ha acquistato 1,25 milioni di azioni del Leone, pari allo 0,08% circa del capitale, spendendo 15,35 milioni di euro. Gli acquisti, emerge dalle comunicazioni di internal dealing, sono stati fatti il 5 e il 7 aprile e confermano l’attivismo di Caltagirone sul tìtolo emerso nelle ultime settimane. La quota dell’imprenditore in Generali si aggira ora attorno al 2,9 per cento.
FONTE IL PICCOLO