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GENERALI: IL 2013 SI CHIUDE CON IL MIGLIORE UTILE DA SEI ANNI

13 Marzo 2014

Il risultato operativo sale a oltre 4,2 miliardi di Euro (+5,3%). Premi stabili a 66 miliardi. Alla prossima assemblea degli azionisti verrà proposta la distribuzione di un dividendo più che raddoppiato rispetto al 2012 (0,45 Euro per azione rispetto a 0,20 Euro / azione dell’esercizio scorso) Il Cda di Generali ha approvato il bilancio consolidato

 

Il Cda di Generali ha approvato il bilancio consolidato di Gruppo e il progetto di bilancio della Capogruppo relativo al 2013. Nello scorso esercizio (primo anno del piano triennale di trasformazione del Gruppo) Generali ha compiuto “importanti passi in avanti verso la ricostituzione della redditività e della solidità patrimoniale”. Inoltre, il Gruppo “ha riportato il focus sul core business assicurativo attraverso la dismissione di business non-core e gli investimenti per il pieno controllo di attività strategiche”. Generali ha anche rafforzato la propria governance, “creando un’organizzazione più semplice ed efficace”.

I progressi compiuti nel corso dell’anno hanno permesso al Gruppo di rilanciare la redditività nonostante una ripresa economica ancora incerta, bassi tassi di investimento e rilevanti eventi catastrofali. Generali ha chiuso l’esercizio con un risultato operativo a 4,21 miliardi di Euro (+5,3%; 3,99 miliardi nel 2012), in crescita in tutte le linee di business.

Questi risultati hanno permesso al Gruppo di raggiungere nell’esercizio il migliore utile netto degli ultimi sei anni: 1,915 miliardi (94 milioni nell’esercizio 2012, contraddistinto da rilevanti svalutazioni per oltre 1,6 miliardi di Euro), risultato ottenuto “interamente grazie alle performance operative”.

Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima Assemblea degli azionisti è pari a 0,45 Euro, più che raddoppiato rispetto all’anno precedente (0,20 Euro).

Per quanto riguarda i comparti di attività, nel Vita la produzione si è mantenuta stabile a 45,12 miliardi di Euro (+0,2%) con un migliore business mix verso prodotti a margine più elevato. La nuova produzione ha mostrato una migliore redditività, contribuendo all’aumento del risultato operativo, che sale a 2,645 miliardi di Euro, in progresso del 4,3%. Nel segmento Danni, i premi sono risultati in leggera discesa ma sostanzialmente stabili (-0,6% a 20,94 miliardi), nonostante la difficile congiuntura economica in alcuni mercati core del Gruppo. Il Combined Ratio migliora ulteriormente a 95,6% (-0,2%) nonostante gli impatti catastrofali abbiano pesato per 2,3 punti percentuali (rispetto all’1,5% del 2012), portando il risultato operativo ad un incremento del 3,5% a 1,62 miliardi.

Il Group CEO di Generali, Mario Greco, ha osservato come il 2013 sia stato un anno fondamentale per il rilancio del Gruppo e come i risultati ottenuti abbiano confermato di essere in linea “o in anticipo” rispetto ai target previsti. “Per la prima volta dopo molti anni – ha commentato Greco – il risultato netto deriva interamente dalla gestione e non è influenzato da partite straordinarie”.

Nel corso dell’anno – ha proseguito l’AD di Generali – abbiamo apportato profondi cambiamenti al Gruppo. In particolare, abbiamo completato dismissioni di asset non core per 2,4 miliardi di Euro e acquisizioni di minorities in aree strategiche per 1,5 miliardi. E’ stata rafforzata la struttura manageriale e semplificata la governance del Gruppo, che adesso è in linea con le best practice internazionali. Nel 2013 abbiamo generato un ritorno complessivo per gli azionisti del 26%. I risultati del 2013 e il dividendo più che raddoppiato confermano dunque che siamo sulla strada giusta. Siamo consapevoli che ne resta molta da percorrere per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Nel 2014 verrà ridotta ulteriormente la posizione debitoria e realizzeremo importanti risparmi di costo. Prevediamo di migliorare ancora il risultato operativo e l’utile netto, in linea con il piano che mira ad aumentare progressivamente la redditività per gli azionisti”.

SEGMENTO VITA

Il leggero incremento dello 0,2% riscontrato nel segmento è riconducibile all’aumento dei contratti unit linked (+8,8%), in linea con la strategia di privilegiare “prodotti a basso assorbimento di capitale”, che compensa la leggera contrazione delle linee risparmio (-2,6%) e puro rischio e malattia (-0,4%). Con quasi 15 miliardi di premi (+4,7% sul dato 2012), la Germania si conferma il primo mercato del Gruppo. Molto positivo anche il contributo di Italia (+8%), Asia (+24,2%) ed America Latina (+17%).

In Francia, la raccolta generata nel 2013 è calata del 19% rispetto al 2012, quando si era registrato “il contributo positivo delle azioni straordinarie messe in atto per preservare la raccolta in presenza di consistenti capitali in scadenza”. Cresce invece la raccolta unit linked (+34,3%). La leggera flessione nella raccolta premi dei Paesi CEE (-2,1%) è da ricondurre “ai recenti cambiamenti e incertezze regolamentari del settore pensionistico in Polonia e Repubblica Ceca”, il cui impatto non è stato del tutto compensato dall’aumento della produzione unit linked.

La nuova produzione in termini di APE (Annual Premium Equivalent, la base premi utilizzata nel calcolo del valore della nuova produzione vita) rimane elevata – anche se in lieve calo (-1%) – a 4,47 miliardi di Euro. La discesa dei premi annui (-1,9%) e stata parzialmente compensata dallo sviluppo dei premi unici (+0,4%) grazie a Italia (+19,1%) e Germania (+19,4%). Il valore della nuova produzione è aumentato a 937 milioni di Euro (+14,2%). La raccolta netta Vita – pari alla differenza tra premi incassati e pagamenti – è risultata in decisa crescita a 8,7 miliardi, quasi il triplo rispetto alla fine dell’anno precedente, grazie al contenimento di riscatti e scadenze e al buon andamento della raccolta premi.

SEGMENTO DANNI

I sinistri catastrofali – in particolar modo le inondazioni e le tempeste che hanno colpito da giugno a ottobre Francia, Germania e Paesi CEE – hanno determinato un impatto per 460 milioni di Euro sul risultato operativo del segmento Danni (come accennato in precedenza, il peso sul Combined Ratio è stato pari a 2,3 punti percentuali). Nonostante ciò, il miglioramento della sinistralità complessiva (68,5%, -0,2%) e la stabilità dell’expense ratio a 27,1%, hanno determinato un Combined Ratio complessivo in miglioramento a 95,6% (-0,2%). Guardando ai principali mercati, il Combined Ratio migliora significativamente in Italia a 92,4% (95,7% nel 2012), mentre Francia (+4,1%) e Germania (+1,2%) hanno risentito direttamente dell’impatto dei sinistri catastrofali.

Per quanto riguarda la produzione, la lieve flessione dello 0,6% riflette il calo del comparto Non Auto (-1,2%) su cui pesa l’andamento negativo delle linee Aziende e Infortuni e Malattia. In crescita il settore Auto (+0,3%), con un contributo molto rilevante della Germania (+4,8%), sia per le favorevoli condizioni di mercato che per il lancio di nuovi prodotti. La forte pressione competitiva e la perdurante congiuntura economica negativa hanno invece pesato sulle performance in Italia (-7,6%), Francia (-4,9%) e Spagna (-6,7%).

OUTLOOK

Per il 2014 il Gruppo prevede, seppure in un contesto macroeconomico ancora incerto, un ulteriore miglioramento del risultato operativo e dell’utile netto, in linea con il piano strategico triennale. Generali continuerà a basare la sua strategia di business – si legge nella nota di presentazione dei risultati 2013 – “sullo sviluppo e sulla valorizzazione della clientela, anche attraverso interventi mirati sulla rete di agenzie e sul rafforzamento del Gruppo nella distribuzione integrata su più canali. Nel segmento Vita, un’attenta politica sottoscrittiva sarà orientata a prodotti a maggior valore aggiunto. Saranno, in particolare, sviluppate le coperture protezione e i prodotti unit linked, che permetteranno di mantenere stabile la produzione Vita e buona la profittabilità. Nel segmento Danni, le iniziative per favorire l’eccellenza tecnica – tra cui tecniche sofisticate di pricing, innovazioni tecnologiche di prodotto e sistemi di ottimizzazione della gestione sinistri – si rifletteranno in un miglioramento della redditività”.

FONTE: INTERMEDIA CHANNEL