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Generali, indicatori positivi dopo il primo trimestre 2018

14 Maggio 2018

Il CdA di Assicurazioni Generali ha approvato le informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2018. I primi tre mesi del nuovo esercizio si sono chiusi con premi complessivi di Gruppo in crescita del 2,5% rispetto allo scorso anno, attestandosi a 18,6 mliardi di Euro grazie agli andamenti positivi (a termini omogenei) in entrambi i segmenti di attività.

Il comparto Vita ha infatti evidenziato un aumento del 3%, derivante principalmente dallo sviluppo dei prodotti unit-linked (+9,9%) osservato nella quasi totalità dei paesi di operatività del Gruppo. La raccolta netta supera quota 2,4 miliardi; il calo del 20,7%, segnalano dalla compagnia, “deriva dall’approccio strategico volto ad incrementare la redditività del portafoglio vita, riflessa anche nel valore della nuova produzione e nell’andamento dei prodotti di risparmio tradizionali, i cui premi emessi flettono del 4,3%, soprattutto in Italia, Germania, ACEER (Austria, Paesi dell’Europa centro-orientale & Russia, ndIMC)  e Spagna”.

Anche i premi del segmento Danni evidenziano una crescita (+1,4% a termini omogenei) derivante dal positivo andamento di entrambe le linee operative. L’Auto aumenta dell’1,6% grazie alla crescita in ACEER (+4,9%) e Americhe e Sud Europa (+21,1%). In calo l’Italia (-4,5%) – a seguito della contrazione del premio medio e del portafoglio – e la Germania (-1,4%), principalmente per le iniziative focalizzate su un ulteriore miglioramento della redditività soprattutto nel canale broker. Sostanzialmente stabile la Francia. In aumento anche il Non Auto (+0,6%) grazie all’aumento del 3,1% di ACEER e dell’11,3% di Europ Assistance, in crescita nei mercati maturi per effetto dello sviluppo dell’assicurazione viaggi e assistenza auto. L’Italia flette del 2,3%, principalmente per il calo della raccolta delle linee Global Corporate & Commercial; stabile la raccolta della restante parte del portafoglio Non Auto italiano.

La nuova produzione in termini di PVNBP (valore attuale dei premi della nuova produzione) si è attestata a 11,2 miliardi di Euro (-6,6%), registrando un calo dei prodotti di risparmio (-13,8%) e dei prodotti di puro rischio (-5,9%), a seguito del rallentamento osservato in Germania, compensato in parte dall’aumento dei premi relativi ai prodotti unit-linked (+3,3%).

Il valore della nuova produzione è stato pari a 508 milioni di Euro, in aumento del 10,3% rispetto ai primi tre mesi del 2017. La redditività sul PVNBP si attesta al 4,55%, con un incremento di 0,7 p.p. “dovuto al miglior mix produttivo, alla riduzione delle garanzie finanziarie e al miglioramento delle ipotesi finanziarie rispetto ai primi tre mesi del 2017”.

Per quanto concerne la performance economica, il risultato operativo si è attestato a 1,25 miliardi di Euro, superando le attese medie degli analisti ed evidenziando una crescita del 4,9%, grazie al traino dal segmento Danni, in aumento del 14,1% in virtù dell’andamento del risultato tecnico. Il combined ratio si conferma infatti su ottimi livelli (91,4%; -1,6 p.p.), nonostante l’impatto di 76 milioni di Euro collegato ai sinistri catastrofali (1,5 p.p.), a seguito delle tempeste che hanno colpito principalmente la Germania e la Francia a gennaio. In significativo miglioramento la sinistralità corrente non catastrofale in tutti i principali Paesi di operatività del Gruppo.

Sostanzialmente stabile il risultato operativo del segmento Vita “che riflette, da un lato, il miglioramento della performance tecnica al netto delle spese di gestione assicurativa e, dall’altro, la contrazione del margine finanziario a seguito di minori redditi correnti e realizzi”. Positivo, infine, l’andamento del segmento Holding e altre attività, grazie in particolare al favorevole sviluppo delle attività di Investments, Asset & Wealth Management.

L’utile netto di Gruppo si attesta a 581 milioni di Euro (anche questo indicatore è superiore alle attese medie degli analisti), evidenziando una crescita dell’8,6% che riflette principalmente, oltre al citato sviluppo del risultato operativo, “il miglioramento del risultato non operativo della gestione finanziaria, in particolare grazie all’ulteriore diminuzione delle perdite nette da valutazione, il maggior impatto della fiscalità, che passa dal 29,5% al 33,1%, per effetto anche della diversa composizione del risultato degli investimenti rispetto al primo trimestre dello scorso anno ed il risultato delle attività operative cessate, pari a 14 milioni”.

Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a 25,73 miliardi di Euro, in crescita del 2,6% grazie al risultato del periodo di pertinenza del Gruppo e all’aumento della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita. Gli Asset Under Management di parti terze registrano un aumento del 3,1%, principalmente grazie alla performance in Cina e di Banca Generali.

In rafforzamento, infine, gli indicatori collegati alla posizione di capitale. Il Preliminary Regulatory Solvency Ratio – che rappresenta la visione regolamentare del capitale del Gruppo – è pari a 211%, 3 p.p. superiore rispetto a fine 2017). Stesso incremento in punti percentuali per l’Economic Solvency Ratio, che rappresenta la visione economica del capitale, posizionato a 233%.

“I risultati confermano l’ottimo andamento delle performance industriali e finanziarie del Gruppo e l’efficace esecuzione del piano strategico, perseguita con disciplina e determinazione – ha commentato il Group CFO di Generali, Luigi Lubelli. Prosegue lo sviluppo del business e la generazione di valore, testimoniati da un lato dalla crescita dei premi, dalla robusta raccolta netta Vita e dagli Asset Under Management in aumento, dall’altro dall’ulteriore miglioramento del combined ratio e della redditività della nuova produzione Vita. I risultati del primo trimestre ci fanno guardare con ottimismo al resto dell’anno, che vedrà il completamento con successo del piano strategico”.

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