È un integrativo che tiene conto di tutte le categorie professionali presenti nel gruppo Generali
È un integrativo che tiene conto di tutte le categorie professionali presenti nel gruppo Generali. Il suo valore va molto al di là dell’aspetto economico, per quanto rilevante, come sottolineano i sindacati. Dagli amministrativi, ai produttori, agli addetti al call center, i quasi 18mila lavoratori si ritroveranno infatti con il contratto di secondo livello dopo Fisac, Fiba, Uilca, Fna e Snfia hanno sottoscritto il rinnovo del Cia (contratto integrativo aziendale) di gruppo. L’intesa sarà valida fino al 31 dicembre del 2016 e ha richiesto ben due anni di negoziati.
Partendo dalla parte economica, per il capitolo una tantum sono stati definiti 350 euro per il quarto livello, da parametrare per livello. L’una tantum welfare sarà per gli amministrativi 400 euro per il 2015, 400 per il 2016 con un consolidamento di 200 euro entro il 2017. Per i produttori sarà di 220 euro per il 2015, 220 per il 2016 con un consolidamento di 190 entro il 2017. Per i call center sarà di 150 euro per il 2015, 150 per il 2016, con un consolidamento di 120 entro il 2017. C’è la conferma del pieno premio di produttività per il 2015. A titolo sperimentale verrà introdotto il congedo parentale ad ore per un massimo di due mesi fino al compimento dei tre anni del bambino. Per il 2015 è stato inoltre concordato un rifinanziamento del piano case per un importo di 5 milioni di euro. I dipendenti avranno la possibilità di destinare a fondo pensione una quota del Tfr. Per i lavoratori part time ci sarà un’omogeneizzazione al full time nell’arco del biennio per massimali e franchigie delle garanzie sanitarie.
A partire da questo integrativo, nel gruppo Generali, come spiega Elisabetta De Marco, coordinatore Fisac, «tutte le categorie avranno cittadinanza con un istituto che si consolida. Per la prima volta si è trovato il modo di fare avere, al di là dei due anni di una tantum, al terzo anno, un consolidato che riguarda la categoria dei quasi 5mila produttori di Generali e di Alleanza». In passato esclusi. Roberto Garibotti, segretario nazionale della Fiba osserva che «c’è un importante significato di redistribuzione del credito in chiave solidarista. Si riconosce infatti ai produttori che vivono di provvigioni il consolidamento di una parte fissa, mai accaduto nei rinnovi degli integrativi delle Generali. Peraltro rinnovare il contratto ora in un gruppo come Generali dove convivono tutte le anime del settore assicurativo è stato molto importante perché si stanno aprendo le trattative per il rinnovo del ccnl con Ania». È stata «una trattativa non facile – assicura Marino D’Angelo, segretario generale degli autonomi dello Snfia – condizionata da un contesto economico nazionale di segno negativo e dalla complessità del riassetto organizzativo nel gruppo. Il contratto conferma le buone condizioni normative ed economiche in essere». Adesso saranno le assemblee a giudicare l’accordo.
FONTE IL SOLE 24 ORE