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Generali, nuovo piano e più cedole

1 Maggio 2015

«Con questo bilancio chiudiamo un periodo di rafforzamento di capitale e struttura. Il 27 maggio presenteremo a Londra i nuovi obiettivi e la nuova strategia».



 

«Con questo bilancio chiudiamo un periodo di rafforzamento di capitale e struttura. Il 27 maggio presenteremo a Londra i nuovi obiettivi e la nuova strategia». Il numero uno del Leone Mario Greco ha annunciato così ieri la «fase due» della compagnia aprendo l’assemblea degli azionisti, che ha visto la presenza egli investitori istituzionali internazionali crescere ulteriormente rispetto all’anno scorso di cinque punti raggiungendo il 20,97% del capitale (era al 9,2% nel 2012). Il fondo BlackRock è fra i soci maggiori con il 2,61% e Bank of China ha ritoccato all’insù la quota al 2,2%. Fra i soci più importanti Leonardo Del Vecchio si è rafforzato dal 3 al 3,17%. 

Greco ha quindi indicato le linee guida del piano a cui la compagnia lavora da sei mesi ed è ormai pronto: «Continueremo con la stessa disciplina, cioè con il principio di essere molto focalizzati e di fare cose semplici. Siamo contenti di poter passare dagli aspetti finanziari che hanno caratterizzato il passato piano a quelli del business». Ha aggiunto che il gruppo «non vende e non compra più nulla» e ha confermato l’impegno a «migliorare la redditività per gli azionisti e a riportarla in linea con quella del settore». «Dobbiamo fare ancora strada e aumentare il dividendo nei prossimi anni progressivamente, in modo sostenibile». 

Il group ceo ha poi sottolineato che i mercati di Asia e America Latina «sono importanti» ma che il focus del gruppo resta in Europa, dove viene prodotto il 90% del fatturato. «Riteniamo il nostro posizionamento giusto, l’Europa ha problemi ma è il continente più ricco del mondo ed è la zona più stabile. Quanto all’Asia «siamo già in Cina dove facciamo profitti, investiamo in Indonesia dove siamo tra le prime dieci compagnie e tra le prime tre occidentali. Stiamo attenti però a non piantare bandiere e a correre rischi entrando in mercati che non danno ritorni». 

Greco ha inoltre «rassicurato» sulla esposizione della compagnia in Grecia (118 milioni, «meno che marginale») e sul fatto che il gruppo si prepara «ad affrontare e gestire con tranquillità e adeguatezza» il passaggio ai requisiti patrimoniali richiesti dalla normativa internazionale Solvency 2, più esigenti rispetto a quelli di Solvency 1. Ha quindi reso noto che per quanto riguarda la quota in Telecom (il 4,3% attraverso Telco), Generali non ha venduto (lo sblocco è legato al via libera di varie authority) ma «ha effettuato una “protezione”,da eventuali ribassi». 

Infine il presidente Gabriele Galateri è tornato sul tema del voto maggiorato, che ieri non era all’ordine del giorno. «Ce ne occuperemo nei prossimi consigli e decideremo se portare avanti il discorso. La decisione spetta ai soci, ma non serve un’assemblea ad hoc. Abbiamo appuntamenti già programmati. C’è tutto il tempo».

FONTE CORRIERE DELLA SERA