Innovare e semplificare sono le priorità strategiche per garantire i migliori servizi ai nostri clienti e con Generali Welion vogliamo evolvere nella salute e nel welfare». Il messaggio lanciato da Marco Sesana (foto a sinistra), country manager e amministratore delegato di Generali Italia, è chiaro. «Quello del welfare è un settore in crescita, al quale teniamo molto e sul quale pensiamo di avere delle eccellenti conoscenze: per questo vogliamo entrarvi a pieno titolo».
Generali Welion, la nuova società di servizi presentata dai vertici di Generali lunedì scorso a Milano, nel corso di un’affollatissima conferenza stampa che si è tenuta negli uffici del Leone nella centralissima via dei Meravigli, è il mezzo attraverso il quale Generali intende “aggredire” questo mercato.
Della nuova società Tuttointermediari.it ha già scritto. In questo articolo si approfondiscono, invece, alcuni aspetti emersi dalle parole dell’ad di Generali Italia e da quelle di Andrea Mencattini (foto sotto), chiamato a ricoprire il ruolo di amministratore delegato di Generali Welion.
Innanzitutto Sesana ha tenuto a precisare che Welion «non è una società di assicurazione e quindi non fa sottoscrizione di premi, che rimangono in capo alle società del gruppo. È una società che sviluppa servizi in questo ambito, presta consulenza e gestisce il welfare. È una iniziativa strategica con ambizioni rilevanti. Per welfare integrato», ha continuato Sesana, «intendiamo quattro settori: sanità, previdenza, non autosufficienza e flexible benefit. Si tratta di aree in grande sviluppo e su cui siamo già molto presenti. Per esempio, l’iniziativa welfare index Pmi, primo indice italiano che misura l’intensità di welfare nelle piccole e medie aziende, ci ha aperto molti scenari, permettendoci di conoscere molto meglio le realtà aziendali, classificando tutte le aree di welfare in 12 parti. Inoltre abbiamo sperimentato molte iniziative di welfare per i nostri dipendenti (15.000, ndr); iniziative che pensiamo di mettere a disposizione dei nostri clienti. È questo il nostro punto di partenza ed è eccellente».
Particolare curiosità ha destato il nome scelto: Welion. «We ricorda parole come wellness e welfare e poi ci piaceva ricordare le nostre radici, con lion uguale leone. È un nome che racchiude diversi spunti e che ha tanti significati», ha specificato Sesana.
Fra le attività di Generali Welion c’è anche lo sviluppo commerciale attraverso il supporto alle reti distributive delle compagnie di Generali country Italia. «La rete distributiva avrà due canali di supporto», ha detto Mencattini, rispondendo a una specifica domanda di Tuttointermediari.it, posta durante la conferenza stampa. «Il primo arriva dalla nostra rete di vendita che può vantare nella propria clientela decine di migliaia di aziende, soprattutto piccole medie, dove lavorano la gran parte dei lavoratori dipendenti in Italia. I nostri agenti sono specialisti di assicurazione, ma non di flexible benefit e quindi riceveranno tutto il sostegno e il supporto affinché nelle aziende possano essere realizzate le piattaforme di flexible benefit. Il secondo canale è la componente salute, anche in ottica retail. Questo è un periodo di preparazione e quando il mercato si amplierà noi saremo già pronti con una struttura organizzata sul territorio».
Il catalogo prodotti salute sarà rivisto o rinnovato? Sarà lanciato qualche prodotto nuovo? «Sì», ha risposto Sesana, «gli aggiornamenti sono sempre in corso e nel 2018 sicuramente qualche novità sul catalogo, in particolare sui prodotti sulle persone, ci sarà». Mencattini ha aggiunto: «Per esempio in Italia non esistono prodotti che gestiscono la malattia a vita intera e che sono invece presenti in Germania. Una delle frontiere della salute individuale potrebbe essere proprio questa. È una delle idee su cui stiamo ragionando».
Fonte Tutto Intermediari