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Gli agenti al bivio tra i due contratti per i dipendenti

6 Dicembre 2014

L’accordo Sna taglia gli arretrati e consente il sabato lavorativo. Unapass e Anapa sono più generose
Il fine giustifica i mezzi. Parrebbe questo il senso del contratto Sna sottoscritto al “risparmio” e con una sigla sindacale che non ha mai firmato contratti nel settore assicurativo. «In un momento di forte crisi con agenzie a rischio di chiusura e pressati da forte concorrenza il contratto sottoscritto permette di non tagliare posti di lavoro», spiega Francesco Libutti, avvocato e membro dell’esecutivo nazionale Sna. Effettivamente dal 2008, quando è stato sottoscritto l’ultimo contratto firmato da tutti i rappresentanti di categoria, il numero dei dipendenti è diminuito complessivamente di circa 6mila unità (secondo Innovation Team). È aumentato l’utilizzo del part-time, chiaro segnale del tentativo degli agenti di intervenire sui costi, riducendo l’orario lavorativo senza licenziare. Ma questa, secondo altri rappresentanti degli agenti, non sarebbe una giustificazione valida per dribblare i sindacati confederali. Ma iniziamo dalla cronaca, lo scorso 1o novembre lo Sna, il principale sindacato di categoria, anzichè giungere ad un accordo con i sindacati confederali storici di categoria (Fiba Cisl, Cgil Fisac, Uilca e Fna) con cui aveva rotto in precedenza le trattative, ha firmato il nuovo contratto collettivo nazionale per i dipendenti delle agenzie assicurative a gestione libera con la Fesica, sigla della Confsal (una confederazione che rappresenta sindacati autonomi di vari settori tra cui servizi e commercio) e con la Confsal-Fisals che associa gli addetti al servizio della persona.

A distanza di dieci giorni le altre associazioni degli agenti (Unapass e Anapa) hanno rinnovato il contratto collettivo “Unapass 2011” con i confederali che scadrà a fine 2015. Ora dunque le agenzie assicurative si trovano davanti alla coesistenza di due diversi contratti collettivi nazionali. Contratti che però sono molto diversi nei contenuti: i sindacati confederali dei dipendenti hanno spuntato con Anapa e Unapass l’allineamento delle retribuzioni a favore dei lavoratori ai quali non è stato applicato (o è stato applicato solo in parte il contratto 2009/2010/2011), con riconoscimento delle relative spettanze economiche, oltre all’erogazione di una somma una tantum forfettizzata per gli arretrati relativi al periodo che va da inizio 2o12 al 3o giugno 2014. Sono state adeguate anche le tabelle retributive, parametrandole all’inflazione con un aumento di stipendio mensile a regime per un 3° livello nell’ordine degli 83 euro al mese.

Ben diversa è l’impostazione del contratto applicabile solo agli iscritti che aderiscono al Sindacato nazionale agenti (e questo secondo molti potrebbe frenare l’emorragia di iscritti allo Sna): in questo caso gli arretrati dovuti per il periodo di vacanza contrattuale sono stati azzerati (non essendoci continuità con il precedente contratto), con una perdita per i lavoratori stimata fino a 9mila euro per un capoufficio. Altri punti più sfavorevoli per i lavoratori sono per esempio, l’allungamento del periodo di prova, l’introduzione della facoltà di sabato lavorativo e l’abolizone delle semifestività. Insomma un contratto collettivo che pare scritto a tutto vantaggio degli agenti come scrive Sna in un documento in cui raffronta i due istituti. «Naturalmente quelli stabiliti nel nuovo Ccnl Sna 2014, sono i valori minimi di trattamento economico dei dipendenti – che comunque prevedono un aumento complessivo di 50 euro (compresi i buoni pasto) -, tutte le agenzie che lo riterranno, compatibilmente con le proprie possibilità, ben potranno convenire con i dipendenti trattamenti migliorativi ed incentivanti», spiega Sna.

FONTE PLUS 24