“Houston abbiamo un problema ”
Il pensiero della settimana di Luca Capato
Cari colleghi,
si è appena conclusa una settimana lavorativamente tragica e soprattutto fastidiosa per gli Agenti di Generali Italia e mi sono ingegnato fino all’ultimo momento per cercare un argomento per il mio “pensiero” del lunedì che non fosse scontato, ma alla fine non ce l’ho fatta e, non riuscendo più a trattenere il fastidio subito, ho deciso di parlarvi di un argomento che secondo me proprio non ve lo immaginavate … i disservizi informatici!
Pensavo che la nostra nuova e grande Generali Italia, dopo 6 anni dalla riorganizzazione aziendale, avesse oramai terminato i lavori di ristrutturazione per l’unificazione dei 5 brand, e invece quando meno te lo aspetti arrivano i disservizi informatici che, periodicamente, bloccano il lavoro agenziale impedendo agli agenti di concentrare l’attività lavorativa sul business commerciale.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere agli associati è evidente che questi disservizi, causati dai rilasci informatici programmati da diversi mesi dall’azienda, accadano in maniera quasi costante, seppure non volontaria, e producono in noi e nei nostri collaboratori fattori di stress significativi.
A questo punto di fronte a questi inconvenienti, secondo me, tutti noi abbiamo due aspettative. La prima è quella che i blocchi informatici siano risolti nell’arco di qualche ora o quanto meno vengano date delle soluzioni e/o indicazioni alternative su come non interrompere il servizio nei confronti dei clienti. La seconda aspettativa, immediatamente successiva alla prima, è quella di ricevere sempre nell’arco di qualche ora delle scuse ufficiali unite a delle rassicurazioni.
Bene, voi tutti invece sapete come è trascorsa questa triste vicenda della settimana scorsa. I blocchi informatici non si sono risolti nell’arco di qualche ora ma viceversa sono perdurati per quasi tutta la settimana e, le scuse unite a delle rassicurazioni, non sono mai arrivate nell’arco di qualche ora.
Ecco perché, secondo me, tutti questi momenti di difficoltà trascorsi inermi e in silenzio, hanno implicazioni non solo dal punto di vista informatico ma soprattutto relazionale, in quanto non fanno bene all’umore delle persone coinvolte e sedimentano sul fondo delle piccole particelle di malessere che di certo non aiutano lo sviluppo del business commerciale, ma anche, al tempo stesso, non tengono vive quelle relazioni industriali che viceversa contribuirebbero a fare grande questa nostra nuova compagnia.
Buona settimana!
Luca Capato
vice-presidente vicario