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I nodi del fondo pensione al centro del Forum Anapa-Unapass

NewSintesi e Rassegna Stampa | 16 Aprile 2014 | 0

Si è svolto ieri a Milano il secondo Forum Gaa organizzato da Anapa e Unapass e coordinato da Giuseppe Consoli e Nicola Picaro, con la partecipazione di centoventi tra Presidenti e membri delle giunte di ventidue gruppi agenti.

 

Si è svolto ieri a Milano il secondo Forum Gaa organizzato da Anapa e Unapass e coordinato da Giuseppe Consoli e Nicola Picaro, con la partecipazione di centoventi tra Presidenti e membri delle giunte di ventidue gruppi agenti. Il Presidente del fondo pensione agenti, Francesco Pavanello, ha illustrato la situazione patrimoniale del fondo stesso ed evidenziato le motivazioni che hanno portato al disequilibrio che, ha precisato, “essere attuariale e non finanziario“. Le norme che si sono susseguite dal 2007 in poi hanno imposto valutazioni di tenuta in termini di gruppo chiuso (e non più di gruppo aperto), uno stress test che ha avuto esito negativo e stabilito un fabbisogno di 786 milioni di euro avuto riguardo all’allungamento della vita media e ad altri fattori “quali la diminuzione del numero di agenti nei prossimi anni“.
L’intervento di Pavanello ha poi elencato le possibili soluzioni tecniche ricordando come “le decisioni, politiche e non solo, spettino, comunque alle parti sociali, Anapa, Sna e Unapass per la parte degli agenti“. Ricordando più volte la sua stessa estrazione, il presidente ha poi richiamato l’attenzione sulle caratteristiche principali del fondo, nato per “la solidarietà generazionale con garanzie complementari importanti come la reversibilità, l’invalidità e l’erogazione ai superstiti“, suggerendo accoratamente la sua conservazione. Claudio Cacciamani, docente di diritto delle assicurazioni all’Università di Parma ed esperto di fondi pensione, ha evidenziato come “la gestione patrimoniale degli ultimi anni abbia evidenziato alcune perplessità in ordine alla gestione immobiliare in relazione alla tipologia degli immobili e una perdita significativa con riferimento alle partecipazioni azionarie“. Secondo Cacciamani “tutto questo era prevedibile” e “condanna al salvataggio” del fondo le parti sociali anche per evitare un “grave danno reputazionale”. Per evitare gli errori del passato, il docente ha però auspicato il ricorso a un cambio di governance, l’affidamento ad advisors esterni e la previsione di un comitato etico, come del resto accade per tutti gli altri fondi pensione.
Alessandro Lazzaro e Piergiorgio Pistone hanno successivamente fatto il punto sulla trattativa sindacale del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti di agenzia “alla luce del particolare contesto economico e delle reciproche tesi a supporto delle pretese“, mentre l’avvocato Bullo ha riepilogato criticità e scenari possibili in relazione all’istituzione dell’Organismo (Oria) che sostituirà il Ruir e al regolamento Ivass in tema di semplificazioni. Il Forum è stato concluso dagli interventi dei Presidenti delle due associazioni: “salvare il fondo pensione è prioritario, vista la situazione che si è venuta a creare, come peraltro denunciato in tempi non sospetti due anni fa”, ha sostenuto Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa, “ma lo è altrettanto trovare un piano di riequilibrio che sia stabile, duraturo e sia perseguibile“. “La trattativa con Ania per il rinnovo dell’Accordo appena partita si è arenata per effetto dell’indagine Antitrust”, ha sottolineato invece Massimo Congiu, presidente di Unapass, “e per le risultanze della stessa potrebbe anche non ripartire perché l’Autorità ritiene contrario ai suoi principi un accordo a livello nazionale, preferendo quelli tra singoli gruppi agenti e compagnie. L’istituto delle liquidazioni sarà presumibilmente oggetto di valutazioni alla luce del fatto che la componente legata all’ anzianità appare di ostacolo alla libera concorrenza del mercato: ma non sarebbe stato meglio che un suo superamento fosse avvenuto per contrattazione collettiva tra le parti?“.

FONTE IOMIASSICURO.IT

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