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IL VERO FATTORE “AGENTE” – Il pensiero della settimana di Luca Capato

6 Maggio 2019
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IL VERO FATTORE “AGENTE”

Il pensiero della settimana di Luca Capato

 

Cari colleghi,

 negli ultimi tre anni, dopo aver visitato diverse Agenzie sul territorio, di cui la prima ex AG, è iniziato il progetto di “Semplificazione”, che prevedeva importanti novità tecnologiche atte a rendere più efficiente l’operatività del nostro lavoro, semplificandone i processi e realizzando un rinnovamento dell’attività di vendita tra cliente e agente.

 Il tempo di attesa dei sistemi informatici però, è qualcosa che difficilmente riusciamo a concepire oggi ma che, purtroppo, contraddistingue ancora questo mondo delle relazioni tradizionali. Se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci stiamo abituando, sempre di più, a ricevere informazioni in tempi brevi. Siamo alla ricerca di informazioni efficienti, in modo da perdere meno tempo possibile.

 Nel frattempo, con l’avvento di nuove tecnologie, il mercato si è aperto ad una nuova forma di contratto: lo smart contract, (o contratto intelligente) che altri non è che la “traduzione”  in software di un contratto tradizionale, che viene in questo modo automatizzato, ovvero rende possibile verificare in automatico l’avverarsi di determinate condizioni e di auto-eseguire in automatico contratti (o dare disposizione affinché si possano eseguire determinate contratti) nel momento in cui le condizioni determinate tra le parti si raggiungano o si verifichino.

 Se l’argomento vi incuriosisse digitate “Blockchain” su un qualsiasi motore di ricerca su internet e scoprirete un mondo tutto nuovo, un argomento per lo più sconosciuto dalla maggior parte di intermediari assicurativi che oggi gestiscono circa l’80% dei premi nel settore danni. Infatti, la raccolta danni in Italia avviene per il 79% tramite agenzie, per il 10% tramite broker, per il 6% tramite sportelli bancari e consulenti e per il 5% tramite vendita diretta.

 In Italia vi è il progetto B3i, un’intesa di più compagnie, un consorzio praticamente che si è prefissato lo scopo di utilizzare la tecnologia del Blockchain al servizio delle assicurazioni.

 Siamo di fronte all’ennesima utopia di qualche manager di qualche compagnia assicurativa che vuole sviluppare la vendita diretta, nonostante il fatto che dopo anni e anni di investimenti si è sempre attestata al 5%? … oppure come dicevo poc’anzi la tecnologia potrebbe aiutare gli intermediari assicurativi per “dare disposizioni affinché si possano eseguire determinati contratti”

 Beh insomma per cercare un po’ di conforto dopo questo lungo inverno freddo della Semplificazione dobbiamo ancora una volta leggere le dichiarazioni del nostro Philippe Donnet, Group CEO di Generali, che ha affermato: “La relazione che i nostri agenti instaurano con i loro clienti è una delle vere risorse di Generali … mentre l’industria si evolve verso la digitalizzazione e la connettività, il settore assicurativo rimane fortemente empatico e i clienti continuano a cercare consigli qualificati e il contatto umano. Gli agenti devono portare valore aggiunto alla consulenza che forniscono e, allo stesso tempo, digitalizzarsi”

 L’assicurazione si basa e continuerà a basarsi sui rapporti umani, nonostante la digitalizzazione stia trasformando il nostro business e stia cambiando il settore molto velocemente. Speriamo nella capacità della nostra compagnia di rivoluzionare le modalità di interazione con il cliente, ma anche nella sua lungimiranza nel non dimenticarsi chi sarà il vero fattore “Agente” che conclude gli affari sul territorio (sempre con molta empatia per tutti, Compagnia compresa).

 Buona lettura!

 Luca Capato

Vice presidente vicario