IMMAGINA …. SE TUTTO FUNZIONASSE
Il pensiero della settimana della sig.ra Giulia Rizzo
Cari colleghi,
prendo spunto per scrivere questo editoriale da un punto della delibera dell’ultimo Consiglio Direttivo Nazionale del GAGI: “semplificazione: pur essendo favorevoli alla svolta digitale posta in essere dalla Compagnia, il Consiglio Direttivo sottolinea l’importanza di procedere con le necessarie tempistiche, senza forzare i tempi, poiché i sistemi, a tutt’oggi, risultano instabili e lenti. Si chiede, inoltre, di implementare con urgenza l’affiancamento di personale della direzione per formare le agenzie che ne faranno richiesta, che oggi sono costrette a dover stravolgere le loro abitudini procedurali.”
Ѐ una certezza che nessuno voglia fermare o bloccare il processo della digitalizzazione, tuttavia ritengo che sia necessaria una riflessione al fine di evitare che per portare a compimento entro una scadenza stabilita tale processo si rischia di accelerare fasi che meriterebbero maggiore attenzione. Un esempio concreto di ciò (innumerevoli anomalie, blocchi informatici e di difficoltà di emissione) è rappresentato dal nuovo prodotto “Immagina Benessere”.
In qualità di referente di Giunta DNA ho partecipato con la commissione danni del GAGI ed i responsabili danni retail della Compagnia alla costruzione tecnica del prodotto, primo prodotto “nativo digitale”.
Viste le caratteristiche tecniche del prodotto , articolato e complesso in termini di garanzie e coperture, probabilmente sarebbe stato necessario un periodo maggiore di testing per verificare tutte le anomalie e criticità di emissione alle quali abbiamo assistito nelle nostre agenzie.
Purtroppo a causa di tali difficoltà, un prodotto innovativo accolto favorevolmente dalla rete e dal mercato rischia di non raccogliere sin da subito i risultati attesi, e soprattutto i continui rinvii con i clienti determinano sicuramente una perdita di immagine per tutta la rete di agenti e venditori e per la Compagnia.
Personalmente ritengo che l’evoluzione digitalizzazione che sta inevitabilmente interessando anche la nostra attività, è un processo che va comunque governato, adattando i tempi, la velocità delle innovazioni introdotte, ai ritmi del fattore umano che le deve gestire o ricevere. Infatti anche il cervello è una macchina, ma per definizione è una macchina lenta: qualsiasi calcolatrice da tavolo è in grado di compiere operazioni complicate con una velocità irraggiungibile anche per la mente matematica più allenata. Eppure nessuna macchina, per quanto perfetta, è in grado di compiere l’operazione più complessa, e per questo più bisognosa di tempo, che solo il cervello umano è in grado di compiere: immaginare.
Auspico che i nuovi prodotti della linea “IMMAGINA”possano essere testati adeguatamente prima di essere estesi a tutte le agenzie.
Buona lettura!
Giulia Rizzo
Componente di Giunta