IVASS ha posto in pubblica consultazione lo schema di Provvedimento 2/2023 che prevede modifiche e integrazioni al Regolamento IVASS n. 40 del 2 agosto 2018 volte a consentire la registrazione sul portale web del Registro unico degli intermediari delle imprese di assicurazione e degli intermediari assicurativi, anche a titolo accessorio, e riassicurativi tramite strumenti di identificazione digitale.
Attualmente le istanze e le comunicazioni vengono presentate tramite modello elettronico sottoscritto dall’istante o dal suo legale rappresentante, se costituito in forma societaria, e inviate a mezzo posta elettronica certificata (articolo 9, comma 3 Reg. n. 40/2018).
Con il nuovo portale del RUI, invece, gli operatori potranno presentare e gestire le istanze e le comunicazioni accedendovi direttamente.
Con l’emanazione del Provvedimento, precisa l’Authority nella relazione, viene meno il regime transitorio previsto per gli intermediari assicurativi a titolo accessorio che, ai sensi dell’articolo 102 del Reg. n. 40/2018, sono stati temporaneamente allocati nella sezione A del Registro, in quanto il portale prevede l’implementazione della relativa sezione F.
Le comunicazioni al RUI in capo, rispettivamente, alle imprese (ad es. per quanto concerne
le iscrizioni dei produttori diretti) e agli intermediari principali, con riguardo, tra l’altro,
all’iscrizione dei collaboratori annotati nella sezione E, continueranno a seguire il regime vigente.
Per l/avvio del nuovo portale è prevista una fase transitoria per l’acquisizione dei nominativi dei legali rappresentanti delle imprese e delle società già iscritte, necessari alla successiva gestione degli accessi tramite identità digitali. L’Istituto indicherà modalità e tempistica di acquisizione dei dati con una separata comunicazione.
A questo scopo Ivass adotterà un nuovo applicativo del portale web del RUI che permetta agli operatori di effettuare le richieste di iscrizione, modifica e cancellazione sul portale stesso con accesso tramite l’identità digitale (SPID), la carta nazionale dei servizi (CNS), la carta d’identità elettronica (CIE), secondo le modalità che saranno indicate nelle istruzioni tecniche che verranno pubblicate sul sito istituzionale.
Alcune attività saranno direttamente completabili dai soggetti abilitati a operare sul sito – senza peraltro che sussista più l’obbligo di ricorrere alla firma elettronica del documento d’interesse – mentre altre richiederanno ulteriori controlli e validazioni da parte dell’Istituto.
Eventuali osservazioni, commenti e proposte possono essere inviate all’IVASS, entro il 2
maggio 2023.
Clicca qui per visualizzare il documento