Dallo scorso 3 ottobre, gli intermediari e le imprese possono firmare digitalmente anche in formato CAdes (p7m) il modello Pdf per le istanze/comunicazioni rivolte all’Ivass, oltre che nel formato PAdes, unico finora ammesso. È quanto comunicato dallo stesso istituto di vigilanza attraverso una nota pubblicata sul suo sito.
«L’estensione dei formati di firma digitale, resa possibile a seguito di un intervento sul sistema informativo», ha spiegato l’Ivass, «risponde al duplice scopo di venire incontro alle esigenze rappresentate da alcuni operatori e di semplificare la gestione delle istanze/comunicazioni inviate da intermediari e imprese nell’ambito del processo documentale digitalizzato».
L’Ivass ha infatti rilevato «che i residui casi di irricevibilità delle istanze sono essenzialmente riconducibili all’utilizzo di un formato di firma digitale diverso dal formato PAdes».
FONTE TUTTO INTERMEDIARI