La garanzie di mantenere intatto nel tempo il valore dei propri risparmi viene al primo posto nella scelta di un piano pensionistico. E’ la principale evidenza della survey condotta da Insurance Europe, la federazione degli assicuratori europei, sulle preferenze in materia pensionistica dei cittadini del continente. La survey fa parte di un report sulla previdenza complementare presentato ieri dall’Ania. Realizzato prima che scoppiasse la pandemia il sondaggio – vi hanno partecipato oltre 10mila individui di 10 paesi europei – ha visto confermate le sue risultanze anche alla luce di covid-19. Eccole:
- Un piano pensionistico – si esprime così il 60% delle persone interpellate (il 57% in Italia) – deve soprattutto essere in grado, nella fase di accumulo, di non generare perdite. Nelle risposte quella priorità viene molto prima della giusta attenzione alle performance finanziarie ottenute dai gestori. E segnala la preferenza dei contribuenti verso le soluzioni tipicamente assicurative, quelle in cui è contrattualmente prevista la garanzia, almeno sul capitale versato dagli iscritti.
- Associare a piani di risparmio previdenziali anche altre garanzie, anche in tema di salute. I futuri pensionati europei chiedono piani di risparmio non soltanto garantiti, come si è visto, ma sufficientemente flessibili ed in grado di integrare altri tipi di coperture, non soltanto previdenziali. E’ un’altra delle principali conclusioni della ricerca europea anticipatrice anch’essa dello scenario che si è materializzato in questi ultime mesi. Nelle risposte ai questionari gli interpellati chiedono, ad esempio, di implementare i programmi di risparmio, contro il rischio di premorienza. E’ una soluzione verso la quale guarda con interesse circa il 46% (il 40% in Italia) degli interpellati in Europa. Una percentuale di poco inferiore (40%, il 27% in Italia) è attratta anche dalla possibilità di includere nel proprio piano previdenziale specifiche coperture sanitarie
- Preferenza del canale digitale per essere informati ed aderire ai programmi di previdenza complementare. Dopo mesi di lockdown dell’economia e la quarantena forzosa imposta a milioni di cittadini, il canale digitale è divenuto improvvisamente per gli Italiani la modalità principale per comunicare e lavorare. E’ ancora più significativo, dunque, che ancor prima dell’emergenza covid-19 gli interpellati al sondaggio di Insurance Europe si esprimessero senza incertezze a favore dell’uso di internet come strumento preferibile per essere informati e sottoscrivere piani di risparmio previdenziale. In questa direzione sono andati i due terzi delle risposte ai questionari e in Italia la percentuale si è attestata addirittura al 74,5% delle risposte.
Fin qui le preferenze dei cittadini europei che, tuttavia, risparmiano ancora troppo poco per la vecchiaia. E’ questo il dato più preoccupante emerso dal sondaggio, anch’esso rafforzato in queste settimane per gli effetti di covid -19 . Secondo la survey di Insurance Europe ben il 43% (il 53% in Italia) dei cittadini del continente già prima dell’epidemia non stavano accantonando risorse per la vecchiaia, in buona parte per mancanza di disponibilità economiche. Non è pensabile che all’indomani di covid-19 il gap si possa facilmente ridurre perchè ora nei bilanci familiari sarà ancora più difficile trovare spazi per sufficienti risparmi pensionistici.
FONTE INTERMEDIA CHANNEL