News

L’AGENTE ASSICURATIVO E IL BROKER? TRA 10 ANNI NON ESISTERANNO PIU’

23 Settembre 2014

È quanto evidenzia una indagine condotta dalla società di consulenza tedesca Roland Berger. Sarà davvero così?

 

Viene presentata come una «grande indagine esclusiva», quella pubblicata sul numero di questa settimana di Panorama e relativa alla mappatura delle professioni che nel prossimo decennio risulteranno vincenti e, al contrario, perdenti.

L’INDAGINE, che è stata condotta dalla società di consulenza tedesca Roland Berger, descritta come una delle più importanti al mondo, si è posta l’obiettivo di «scoprire quali professioni rischiano di essere travolte dalle nuove tecnologie e quali invece sono più al sicuro. Attenzione: un dato importante è che il gruppo di studio della società di consulenza riporta le analisi riguardanti l’Italia (uno studio in esclusiva per Panorama). Dunque la visione non è, per cosi dire, mondiale. «Naturalmente l’impatto dipende dalla velocità con cui ciascun paese adotterà le nuove tecnologie», tiene a precisare la Roland Berger Italia.

Le professioni monitorate sono state circa 600. L’indagine non farà contenti gli agenti di assicurazione. Lo dico subito. La ricerca assegna un grado di rischio pari al 99% alla professione di agente assicurativo. Secondo la società di consulenza, questa professione rischia una vera e propria estinzione, al pari del consulente fiscale, dell’esperto di assicurazioni e sinistri, del perito assicurativo, del credit advisor e dell’analista del credito. Anche il broker assicurativo ha un grado di rischio elevato (92%). Secondo l’indagine sarebbe a rischio persino il consulente finanziario personale (58%). Ma come è possibile? Proprio adesso che si parla tanto di consulenza…?

Insomma fra dieci anni gli intermediari assicurativi non esisteranno più, al posto delle agenzie ci saranno magari fast food cinesi e per sottoscrivere un contratto assicurativo basterà un semplice clic. Francamente mi pare uno scenario improbabile. L’avvento delle nuove tecnologie sta certamente cambiando qualcosa, ma da qui a pensare che nel 2024 del mercato della distribuzione assicurativa tradizionale ci sarà soltanto cenere, ce ne passa.

FONTE TUTTO INTERMEDIARI