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Le donne? Più previdenti Ma la compagnia non lo sa

25 Giugno 2015

Le donne, in particolare le giovani, sono sempre più protagoniste nella gestione dell’Azienda famiglia. E’ lo scenario che emerge dalla ricerca «Differenza di genere e assicurazioni», condotta da Nielsen per conto del gruppo assicurativo MetLife. Fra le under 45, una su due amministra le entrate della famiglia, il 35% sceglie il fornitore per servizi come luce e gas e il 14% è la fonte primaria di reddito familiare. L’84% delle under 34 (rispetto al 66% dei coetanei maschi) utilizza abitualmente gli smartphone per navigare su Internet.
Uomini e donne sotto i 45 anni condividono molti atteggiamenti: non hanno timore ad acquistare on line prodotti e servizi (rispettivamente 57% e 54%), leggono le pagine economiche dei quotidiani o la stampa finanziaria (entrambi i sessi sono al 34%) ma le donne sono più previdenti degli uomini. Nel 46% delle risposte (contro il 39%) ritengono sia importante stipulare polizze sulla vita o contro gli infortuni.
Informazioni
La consultazione dei siti assicurativi, che interessa circa 4,8 milioni di persone, è ancora sbilanciata verso un’utenza maschile, con il 60% uomini contro il 40% delle donne; ma è soprattutto un’abitudine delle più giovani, che arrivano a rappresentare il 66% dell’audience femminile. Le compagnie assicurative, però, faticano ad avvicinarsi alle aspettative del pubblico femminile: solo il 7% delle persone intervistate, infatti, è molto o abbastanza d’accordo nel percepire le compagnie assicurative come «vicine alle donne».
Il 71% delle donne intervistate nella ricerca dichiara di prendere parte alla decisione di sottoscrivere una polizza a tutela della famiglia, e la percentuale arriva all’87% se vi sono figli minori. Le donne chiedono alle compagnie assicuratrici maggiore chiarezza, semplicità e capacità di ascolto, mostrando un elevato interesse (fino al 79%) per coperture di protezione, che uniscono alle caratteristiche più tradizionali (indennizzi per infortuni o decesso) valori aggiuntivi legati alle esigenze femminili relativamente alla salute e alla gestione della vita quotidiana. MetLife, che conta 65mila dipendenti in cinquanta paesi diversi, ha dato vita al programma Global Women’s Initiative, che punta a coinvolgere maggiormente le donne nelle aspirazioni professionali e incoraggiarle ad avanzare verso ruoli di maggiore responsabilità. Nella filiale italiana le donne che hanno ruoli decisionali nell’ambito dell’organizzazione rappresentano il 50% del totale.

FONTE CORRIERE ECONOMIA