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Lettera aperta di ANAPA sugli effetti della delibera Antitrust e sulla politica sindacale

8 Luglio 2014

In una lunga lettera aperta inviata nella giornata di ieri in forma di newsletter ai propri associati, ai presidenti dei Gruppi Agenti e agli agenti di assicurazione interessati, ANAPA ha inteso fare il punto sull’attività della politica sindacale e commentare gli effetti – definiti “perniciosi” – della delibera Antitrust relativa agli impegni delle compagnie per il superamento dei possibili ostacoli al plurimandato.

 

In una lunga lettera aperta inviata nella giornata di ieri in forma di newsletter ai propri associati, ai presidenti dei Gruppi Agenti e agli agenti di assicurazione interessati, ANAPA ha inteso fare il punto sull’attività della politica sindacale e commentare gli effetti – definiti “perniciosi” – della delibera Antitrust relativa agli impegni delle compagnie per il superamento dei possibili ostacoli al plurimandato.

La Giunta Esecutiva dell’associazione ha deciso – assieme agli organi politici – di scrivere “espressamente nero su bianco quelli che sono gli effetti dirompenti che una politica poco lungimirante ha creato e sta creando sull’attività degli agenti di assicurazione, sia dal punto di vista sindacale, vedi la sospensione del dialogo con Ania riacceso solamente recentemente, dopo sette anni di silenzio, sia anche dal punto di vista operativo, ossia il notevole pericolo di disintermediazione frutto non solo del recente e sempre più preminente ingresso nel mercato della Rc Auto degli operatori bancari e postali, ma anche di leggi miopi (vedi il decreto crescita) che hanno avuto l’effetto distorto di creare una concorrenza sleale e minatoria nei confronti degli agenti”.

Senza dimenticare – prosegue la nota di ANAPA – “l’immobilismo che sta caratterizzando il salvataggio sul Fonage, nei confronti del quale Anapa è stata la prima a denunciarne la grave situazione deficitaria”.

Abbiamo voluto lanciare un allarme sugli effetti perniciosi della delibera Antitrust e di tutte le altre leggi che con poca lungimiranza e una visione miope sono state approvate e acclamate – ha dichiarato il presidente dell’associazione, Vincenzo Cirasola -. Non vogliamo però essere soltanto pessimisti. Riteniamo che ci sia ancora una possibilità per collaborare assieme alle istituzioni e alle altre associazioni rappresentative per la categoria per evitare che la figura dell’agente tradizionale, che fino ad oggi, è stato l’unico referente del mercato assicurativo italiano, sia sradicata e considerata obsoleta. Pensiamo che attraverso delle leggi attuali e concrete, atte a creare un mercato moderno e concorrenziale, e con il dialogo e il confronto costruttivo si possa ridare valore alla figura dell’agente, unico vero consulente di fiducia per i consumatori”.

Ci batteremo con tutti i nostri mezzi a disposizione perché l’agente di assicurazione resti il fulcro del mercato della distribuzione di prodotti assicurativi”, ha concluso Cirasola.

FONTE INTERMEDIA CHANNEL