Le compagnie europee e statunitensi hanno investito in insurtech fra uno e due miliardi di euro; della quota europea, quella italiana è il 5%: un dato molto contenuto.
Queste e molte altre evidenze sono state presentate oggi, 15 dicembre, a Roma, nel corso dell’iniziativa InsurTech: l’innovazione tecnologica nel mercato assicurativo, organizzata da Ivass per stimolare un confronto fra imprese, intermediari, regolatori e ricercatori sull’impatto che l’innovazione ha sul mercato assicurativo, a cui norme e prassi di vigilanza devono adattarsi.
“Vogliamo vederci chiaro – ha esordito Salvatore Rossi, presidente di Ivass – in questa galassia di tecnologia che avanza a grandi passi anche in campo finanziario e assicurativo”.
Un mondo a due facce che racchiude sia opportunità, laddove consente efficienza e riduzione dei costi, sia rischi per le compagnie che non si adeguano alla tecnologica e per il consumatore che oggi è esposto a nuove minacce.
Fra le priorità rilevate, la necessità di incrementare la sicurezza informatica su cui il sistema produttivo italiano investe ancora poso, nonostante il 45% delle imprese manifatturiere e dei servizi finanziari abbia subito un attacco informatico, ma anche la corretta risposta delle autorità all’impatto della digital innovation sulle norme e le prassi di vigilanza.
Fonte insurance trade