Un richiamo ad assicurazioni e operatori, l’ammissione di danni per i consumatori e l’avvio di una rilevazione, che potrebbe portare a ulteriori prescrizioni.
Un richiamo ad assicurazioni e operatori, l’ammissione di danni per i consumatori e l’avvio di una rilevazione, che potrebbe portare a ulteriori prescrizioni. Tre mosse con cui l’Ivass si esprime per la prima volta sulle offerte di polizze gratuite Rc auto, che negli ultimi mesi è tornata a far parte in modo importante delle promozioni su cui fanno leva le case automobilistiche. Le mosse sono contenute in una lettera al mercato, la n. 45-15 001407, che porta la data di ieri.
Il problema si presenta quando queste polizze non hanno la formula bonus malus cui sono abituati i clienti, ma quelle a libro matricola (utilizzata dalle flotte, con un premio unico pagato di anno in anno) e/o con franchigia (che lasciano scoperta una quota del danno). Dunque, non ci sono le classi di merito e il cliente, quando poi alla fine del periodo promozionale vuole rientrare nel normale sistema bonus malus, deve ripartire dalla classe d’ingresso (la 14) o, in casi estremi, dalla peggiore (la 18).
Non vale il fatto che l’ultimo attestato di rischio con la classe effettivamente maturata dal cliente valga cinque anni come stabilito dalla legge Bersani (la n. 40/2007): questa tutela spetta solo a chi nel frattempo non circola con un mezzo proprio. Si perde anche un altro beneficio previsto dalla stessa legge: la possibilità di assicurare nella stessa classe di quello già posseduto un ulteriore veicolo che la stessa famiglia acquisti.
La denuncia era stata fatta pubblicamente il 7 gennaio da due associazioni di consumatori, Acu, Konsumer Italia e Mdc, partendo dalle campagne promozionali di quattro case auto. Ora l’Ivass la raccoglie, confermandone il contenuto. Ciò accade negli stessi giorni in cui una campagna pubblicitaria di una casa vuole invece sottolineare la maggior protezione di cui il consumatore godrebbe nell’acquisto presso la rete di vendita “ufficiale”.
Nella lettera al mercato, si dà tempo alle compagnie fino al 15 aprile per indicare gli accordi che hanno in essere con case automobilistiche e intermediari e varie informazioni collegate, tra cui importi dei premi, numero dei contratti, tipologia tariffaria, descrizione della polizza, nomi di contraente, assicurato e soggetto che materialmente paga il premio, documenti rilasciati al conducente eccetera.
Inoltre, la lettera richiama assicurazioni e operatori che hanno in corso promozioni del genere a «informare con chiarezza gli assicurati» riguardo ai «rischi a cui vanno incontro se decidono di accettare l’offerta». Non si escludono ulteriori prescrizioni future, suggerite dagli esiti delle rilevazioni Ivass.
Nel frattempo, valgono i consigli come quelli dati da Konsumer Italia: verificare che la polizza sia intestata a proprio nome, leggerne le condizioni (bonus-malus o franchigia) e affidarsi a un intermediario di fiducia.
FONTE IL SOLE 24 ORE