“METTO LA BOX PER NON RESTARE AI BOX MA COSA C’È DENTRO?”
Il pensiero della settimana di Federico Serrao
Care colleghe e Colleghi,
nell’attesa che gli sviluppi normativi completino la fase di istituzionalizzazione della Telematica applicata agli autoveicoli iniziata con la Legge 124 del 2017, è importante sapere che l’Italia è un paese molto avanzato in termini di adoption di sistemi satellitari, e detiene già oggi, il primato mondiale per numero di assicurati che hanno optato per dotare i propri veicoli di black box.
Un’importante società del settore ha dichiarato al riguardo di aver già analizzato circa 500.000 sinistri nei suoi quasi vent’anni di attività, arrivando a disporre del più grande database di dati telematici al mondo.
Quindi possiamo affermare che la competizione sui prezzi, con la possibilità di godere di sconti sulla tariffa, ha avuto la meglio sulla ritrosia degli assicurati di mettere a disposizione delle Compagnie i propri dati comportamentali alla guida? Sembrerebbe di sì.
Alla vigilia della totale applicazione della Legge sulla concorrenza del 2017, ci presentiamo quindi già con un mercato sufficientemente maturo, pronto a recepire le ulteriori spinte che la Legge prevederà quali ad esempio la più puntuale disciplina dell’assunzione a mezzo di prova del sinistro, dei dati provenienti dalla scatola, oppure l’obbligatorietà di sistemi e-call a bordo del veicolo.
Quando parliamo di mercato maturo possiamo tranquillamente riferirci a Generali Italia, che con oltre 800.000 polizze emesse in presenza del dispositivo, può dirsi tra i leader di mercato, e che in quanto tale ha deciso di aprire a nuovi business di vendita di servizi connessi e innovativi, separati dai prodotti assicurativi. Con la nuova Società JENIOT S.p.a., creata per evolvere l’attuale modello operativo, e con la quale abbiamo introdotto un principio di remunerazione alla Rete, sia pure temporaneo e legato alla fase di roll out.
Il quadro generale sarebbe quasi perfetto se non fosse per gli impatti di “processo” (il termine “processi” peraltro ci provoca disagio anche quando non abbinato a nulla in particolare) che colpiranno oltre che sulla nuova produzione, anche sui portafogli esistenti con necessità di adeguamento degli stessi o per la sola adesione alle nuove condizioni di Jeniot S.p.a, o ancora quando necessaria la sostituzione dei dispositivi più vecchi.
Auspichiamo che questo processo di sostituzione dei dispositivi, necessario quando si voglia accedere ai nuovi servizi satellitari, ma non obbligatorio, dovrà avvenire col minor disagio operativo possibile per le agenzie, così come auspichiamo che il Cliente Generali potrà scegliere come già abituato, tra più offerte e più provider tra quelli con cui sottoscrivere l’abbonamento ai servizi telematici.
Senza dimenticare NOI Agenti di Generali Italia, che dimostriamo quotidianamente di attuare una vendita e una consulenza professionali . E CHE RITENIAMO AD ESEMPIO CHE POTREBBERO COESISTERE DIVERSI LIVELLI DI PREZZO RIFERITI AI CANONI DI ABBONAMENTO SATELLITARE A SECONDA DEL PROVIDER FORNITORE DI SERVIZI.
Ad oggi il buon funzionamento del sistema black box di Generali Italia, non ha prescisso da un’offerta varia e articolata su diversi fornitori, ciascuno dei quali ha arricchito l’offerta di vendita delle nostre polizze auto. Il mercato e la concorrenza non consentono la focalizzazione su offerte monotematiche in nessun segmento di vendita.
BASIC, COMFORT, TOP tre varianti che ci sono note!! Applichiamole anche alla scatola.
Buona Lettura e cari auguri di buone Feste a Tutti voi.
Federico Serrao
Vice-presidente