«Il digitale non è e non può essere una forma di intermediazione in sostituzione dei canali professionali. Su questo, in Bipar abbiamo assunto una posizione molto ferma». Jean François Mossino, presidente del Gruppo agenti Sai e delegato al Bipar (Bureau international des producteurs d’assurance et de réassurance) del Sindacato nazionale agenti, non perde occasione per sottolineare il valore «professionale, sociale ed economico dell’agente».
Intervenuto a un recente convegno sulla intermediazione assicurativa, Mossino ha parlato della recente iniziativa di lanciare una Carta del Digitale. «Il documento contiene preamboli e principi sanciti, nell’ambito della commissione agenti del Bipar, da 10 associazioni nazionali di categoria di 9 diversi paesi», ha spiegato Mossino. «Si tratta di paesi dell’area Europa che hanno una prevalente distribuzione attraverso la rete agenziale. Abbiamo iniziato un percorso in Bipar per lavorare insieme al fine di valorizzare il ruolo dell’agente generale di assicurazione in Europa e nei singoli paesi che sono rappresentati dalla federazione. L’obiettivo è quello di far capire alle istituzioni europee e nazionali, soprattutto in questo momento in cui c’è una evoluzione del consumatore nei confronti della distribuzione assicurativa, quanto sia importante il ruolo dell’agente di assicurazione. Per quanto riguarda il digitale tutti abbiamo all’unanimità sancito il principio che l’evoluzione digitale ci è favorevole, così come è favorevole l’utilizzo degli strumenti digitali per l’evoluzione della nostra professione. Serve a razionalizzare i tempi, i processi, i costi, sia in ottica consumatore, sia per gli operatori e anche per le compagnie».
Ma quali sono i principi fondamentali della carta? «L’agente e la sua organizzazione sono determinanti per poter approfondire l’analisi delle esigenze sia razionali, sia emozionali della clientela», ha risposto Mossino. «Sono determinanti per calibrare una soluzione che sia effettivamente personalizzata». Poi una bacchettata a un Europa che, ha evidenziato l’agente UnipolSai, «vorrebbe tanto tutelare a parole il consumatore, ma lascia poi a desiderare in certe pieghe…..».
La carta ricorda alle istituzioni che vanno a regolamentare la distribuzione assicurativa quale è il valore dell’agente di assicurazione e la sua organizzazione. «Siamo la garanzia per l’intero sistema. Il digitale non è la strada per ridurre le provvigioni ed è importante che le economie derivanti dal digitale servano a essere reinvestite in qualità del servizio offerto», ha affermato Mossino.
FONTE TUTTO INTERMEDIARI