Cari colleghi,
come ben sapete da oltre un anno e mezzo ricopro l’incarico di componente della giunta esecutiva e durante questo periodo ho avuto modo di ascoltare molti colleghi che si rivolgevano al gruppo per richiedere informazioni, chiarimenti o per lamentare presunte ingiustizie, inosservanza delle regole, ingiustificate pretese od altro.
Dico presunte perché ad onor del vero in molti casi si è trattato solo di disinformazione, magari un po’ colposa, frutto della “dimenticanza” di leggere la normativa o circolare di riferimento. Tutti gli altri casi, quelli in cui la lamentela risultava giustificata, erano accomunati dal dubbio riguardo la fondatezza delle pretese mosse dalle più svariate controparti (mi dicono che sia così, che devo fare, a me non sembra giusto, come devo comportarmi?).
La risposta a questa domanda è: agire. Siamo imprenditori, gestiamo delle aziende e non possiamo più sopravvivere di assistenzialismo, la scusa del “non mi è stato detto niente” ormai non regge più. Dobbiamo essere proattivi, controllare l’evolvere della normativa che si fa via via più intricata e la cui inosservanza comporta sanzioni pesantissime. Oggi possiamo compiere tantissime scelte: con quali e quante mandanti collaborare, a quali gruppi aderire e a quali rappresentanze di categoria dare la nostra fiducia… ma, per farlo in maniera oculata, dobbiamo informarci. Chi sa individua chi dice il vero, chi non sa è destinato a credere a chi la spara più grossa.
A proposito dell’agire vi esorto ad iscrivervi alle associazioni che ci rappresentano. Hanno estremo bisogno del nostro sostegno per continuare a difendere i nostri interessi più che mai minacciati da “sciagurate” scelte politiche nazionali e comunitarie che nessun Agente e nessun Gruppo Agenti potrebbe da solo tentare di contrastare. Quale associazione sostenere lo dovete decidere voi con lo stesso metodo che vi dicevo prima: informandovi. Però fatelo, la peggior scelta sarebbe non scegliere.
Tuttavia, per riprendere il filo del discorso come scriveva il filosofo Socrate, sappiamo di non sapere, ed in talune situazioni potremmo trovarci, nonostante la nostra preparazione, di fronte a richieste che ci paiono infondate. In questi casi un piccolo accorgimento potrebbe essere un garbato invito a stilare ciò che viene sostenuto verbalmente. I “galantuomini” non avranno problemi a riportare nero su bianco ciò che non hanno motivo di nascondere. Se al contrario tentenneranno o addirittura si rifiuteranno magari fingendosi offesi o gridando allo scandalo…….verba volant, scripta (e GaGi ) manent.
Buona lettura
Guido Dalmasso
Componente di Giunta