Secondo quanto rilevato dall’ANIA sulla base dei dati raccolti dalla totalità del mercato assicurativo, nel mese di marzo la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a 8,4 miliardi di Euro, in diminuzione del 16,7% rispetto allo stesso mese del 2015, nuovamente in controtendenza dopo la lieve crescita registrata nel mese precedente; nel I trimestre dell’anno i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto quota 26,3 miliardi, il 6,6% in meno rispetto all’analogo periodo del 2015. Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a 2,2 miliardi (+2% rispetto a quanto raccolto nel mese di marzo 2015), i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a 10,6 miliardi (-13,3% rispetto allo stesso mese del 2015), mentre da inizio anno hanno raggiunto quota 30,3 miliardi, il 9% in meno rispetto al primo trimestre 2015.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di marzo i nuovi premi di ramo I riconducibili a polizze individuali sono stati pari a 6,2 miliardi di Euro (circa i tre quarti dell’intera nuova produzione vita), in diminuzione rispetto ai due mesi precedenti ma in aumento del 9,4% rispetto allo stesso mese del 2015; nel I trimestre dell’anno, i premi del ramo hanno raggiunto un ammontare pari a 20,6 miliardi, in aumento dell’11% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Come rileva l’Ufficio studi ANIA, per il terzo mese consecutivo si conferma “un significativo interesse della clientela verso polizze tradizionali, più sicure durante periodi caratterizzati da elevata volatilità dei mercati”. Di segno decisamente opposto è stato invece il trend delle polizze di ramo V che nel mese di marzo – con un ammontare pari a 197 milioni (il 2% dell’intera nuova produzione) – registrano un portafoglio di nuovi affari più che dimezzato rispetto allo stesso mese del 2015 (-58,4%), mentre da inizio anno la contrazione si attesta a -46,5% rispetto ai primi tre mesi del 2015, per un volume premi di 537 milioni.
La restante quota della nuova produzione vita (il 24%) ha riguardato il ramo III (esclusivamente nella forma unit-linked) che nel mese di marzo, con una raccolta di nuovi premi pari a 2 miliardi di Euro, registra, per il terzo mese consecutivo, un ammontare in forte diminuzione (pressoché dimezzato) rispetto allo stesso mese del 2015; nel I trimestre dell’anno il volume di nuovi affari è stato pari a 5,1 miliardi, con un decremento del 40,5% rispetto all’analogo periodo del 2015. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a 93 milioni, sono risultati ancora in aumento rispetto a marzo 2015 (+20,8%), raggiungendo nei primi tre mesi dell’anno un ammontare pari a 279 milioni, il 18,1% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.
Nel mese di marzo, i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono stati pari a 56 milioni di Euro, in ulteriore aumento rispetto ai due mesi precedenti, registrando un aumento del 41,4% rispetto all’analogo mese del 2015. Da inizio anno queste polizze hanno raggiunto un importo di 145 milioni, il 32,8% in più rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente; circa il 30% di questo ammontare, per un importo pari a 42 milioni, è costituito da coperture commercializzate in modalità stand-alone (non connesse a mutui o credito al consumo) che, grazie alla raccolta positiva del mese di marzo, raggiungono un incremento del 14% rispetto a quanto raccolto nei primi tre mesi del 2015.
Da inizio anno il numero totale delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 1,1 milioni, in aumento dell’1,5% rispetto al I trimestre 2015.
Analisi per canale distributivo e tipologia di premio
Nel primo trimestre 2016 la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 93% del totale in termini di premi e a quasi il 60% in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno l’importo medio dei premi unici è stato di circa 38.500 Euro, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio di 2.650 e 4.800 Euro. La maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali fa riferimento l’88% dei nuovi premi emessi. La ripartizione dei premi per canale e per tipologia di premio evidenzia anche come le queste reti abbiano collocato quasi esclusivamente premi unici, mentre le reti agenziali raccolgano anche una quota significativa di premi periodici.
Durante il mese di marzo, gli sportelli bancari e postali hanno collocato quasi i tre quarti dell’intero volume di nuovi affari vita, registrando un ammontare in lieve diminuzione rispetto alo stesso mese del 2015 (-1,1% a 6 miliardi di Euro), ma in significativo aumento rispetto all’ultimo semestre dell’anno precedente; nel primo trimestre dell’anno il volume di nuovi premi ha raggiunto un importo pari a 19,6 miliardi, praticamente stabile (+0,3%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Relativamente al ramo I, gli sportelli bancari e postali hanno distribuito nel mese di marzo nuovi premi per quasi l’80% della nuova produzione dell’intero canale, registrando una raccolta ancora in aumento rispetto all’analogo mese del 2015 (+15,4%), seppur in diminuzione rispetto ai due mesi precedenti; nel primo trimestre 2016 la nuova produzione del ramo ha raggiunto un ammontare pari a 16,2 miliardi di Euro, in aumento del 10,6% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. La restante quota di nuova produzione è rappresentata essenzialmente dal comparto linked (composto unicamente da unit-linked, prevalentemente fondi di tipo “classico”, senza forme di protezione finanziaria o di garanzia di rendimento minimo) che nel mese di marzo, seppur con una raccolta superiore ai due mesi precedenti, continua a registrare un decremento rispetto allo stesso mese del 2015 (-33,7%). Nel I trimestre dell’anno i nuovi premi del ramo sono ammontati a 3,1 miliardi, il 28% in meno rispetto a quanto intermediato nei primi tre mesi del 2015.
Negativo rispetto a marzo 2015 (-52,7%) anche l’andamento della nuova produzione riconducibile a polizze di ramo V che, pur registrando un ammontare (pari al 2% dell’intera nuova produzione vita) superiore alla raccolta media mensile dell’ultima parte dell’anno scorso, totalizza da inizio anno un volume di nuovi affari di 278 milioni di Euro, più che dimezzato rispetto all’analogo periodo del 2015. I nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali, per la maggior parte polizze PIP, hanno registrato anche nel mese di marzo un importo in significativo aumento rispetto all’analogo mese del 2015 (+51%), raggiungendo nei primi tre mesi dell’anno un ammontare pari a 136 milioni, in crescita del 43,9% rispetto al primo trimestre 2015.
I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio distribuiti dagli sportelli bancari e postali sono aumentati sia rispetto all’analogo mese del 2015 (+51%) sia rispetto ai due mesi precedenti, raggiungendo da gennaio un importo pari a 119 milioni (oltre l’80% dell’intero ammontare dei premi di tali forme), in aumento del 35,9% rispetto all’analogo periodo del 2015. Il 16% di questo ammontare, per un importo pari a 19 milioni, è costituito da coperture di puro rischio che vengono commercializzate in modalità stand-alone (non connesse a mutui o credito al consumo), con volumi in crescita del 7,7% rispetto ai primi tre mesi del 2015.
Dopo la variazione positiva del mese di febbraio, gli agenti e le agenzie in economia hanno registrato un volume di nuovi premi in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2015: per i primi si è osservato un calo del 19,3%, con una quota di mercato pari all’11%, mentre per le seconde (che distribuiscono il 3% dell’intera nuova produzione) la flessione è stata del 37%. Nel primo trimestre dell’anno la nuova produzione dell’intero canale agenziale ha raggiunto quota 3,2 miliardi, in diminuzione del 12% rispetto ai primi tre mesi del 2015.
La rete agenziale complessiva ha intermediato principalmente prodotti di ramo I, per quasi l’80% del volume di nuovi premi dell’intero canale (in linea rispetto ai due mesi precedenti ma in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2015). Da inizio anno, la nuova produzione del ramo ha raggiunto un importo pari a 2,5 miliardi di Euro, il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre i nuovi premi di ramo V, a fronte di una raccolta mensile più che dimezzata rispetto a marzo 2015 (-62,7%) e pari all’8% della nuova produzione dell’intero canale, sono ammontati a 248 milioni, registrando un calo del 35,1% rispetto ai primi tre mesi del 2015.
La restante quota (13%) di nuova produzione mensile è costituita essenzialmente dalla componente unit-linked, in ulteriore crescita rispetto ai due mesi precedenti ma in calo rispetto a marzo 2015 (-13%), raggiungendo nel primo trimestre 2016 un ammontare pari a 384 mln, il 13,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Le forme pensionistiche individuali hanno registrato, per il secondo mese consecutivo, un ammontare di nuovi premi/contributi in crescita rispetto a marzo 2015 (+7,3%), attestandosi da gennaio a un volume pari a 119 mln, in calo dell’1% rispetto ai primi tre mesi del 2015.
I nuovi premi relativi a forme di puro rischio sono risultati in aumento sia rispetto all’analogo mese del 2015 (+18,9%) sia rispetto ai primi due mesi dell’anno, raggiungendo da gennaio un importo pari a 22 milioni (il 15% dei premi totali di queste polizze), intermediati quasi totalmente dal canale agenti, con un incremento del 26,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. La quasi totalità di queste polizze, pari a un ammontare di 21 milioni, viene commercializzata in modalità stand-alone (non connesse a mutui o credito al consumo), con volumi in aumento del 26% rispetto al I trimestre del 2015.
Il canale promotori finanziari ha intermediato un volume di nuovi premi pari al 15% dell’intera nuova raccolta (in linea con il mese precedente), registrando un ammontare in forte calo (dimezzato) rispetto allo stesso mese del 2015; nel primo trimestre 2016 la nuova produzione del canale ha raggiunto un volume pari a 3,4 miliardi di Euro, in diminuzione del 29,9% rispetto a quanto collocato nell’analogo periodo del 2015.
I nuovi premi di ramo I hanno rappresentato il 42% del totale mensile distribuito dal canale, registrando una forte diminuzione rispetto al mese precedente ma ancora in aumento rispetto a marzo 2015 (+16,5%); nei primi tre mesi dell’anno la nuova produzione del ramo ha raggiunto un ammontare pari a 1,8 miliardi, l’85,4% in più rispetto all’analogo periodo del 2015. La parte rimanente (il 57%) dei nuovi affari è costituita essenzialmente da premi di ramo III, esclusivamente di tipo unit-linked, che anche nel mese di marzo registrano un significativo calo rispetto allo stesso mese del 2015 (-65,5%), seppur in forte crescita rispetto ai primi due mesi del 2016; da gennaio queste polizze hanno raggiunto un importo pari a 1,6 miliardi, più che dimezzato rispetto al I trimestre del 2015.
La commercializzazione di polizze di capitalizzazione (ramo V) nel mese di marzo è stata limitata a premi pari a 6 milioni, importo dimezzato rispetto a quello di marzo 2015, raggiungendo da inizio anno un volume di nuovi affari pari a 10 milioni, in diminuzione del 16,6% rispetto ai primi tre mesi del 2015. I nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali (in larga parte prodotti PIP) hanno registrato nel mese di marzo un ammontare in ulteriore aumento rispetto ai due mesi precedenti ma in calo rispetto all’analogo mese del 2015 (-4,6%), mentre da gennaio hanno raggiunto un importo pari a 20 milioni, con un incremento del 18,2% rispetto all’analogo periodo del 2015.
Nel mese di marzo i nuovi premi riconducibili a forme di puro rischio sono risultati ancora in deciso calo rispetto all’analogo mese del 2015 (-59,4%), attestandosi nei primi tre mesi dell’anno a un importo di poco superiore al milione di euro (l’1% dell’intera nuova produzione di queste polizze), dimezzato rispetto a quello registrato nell’analogo periodo del 2015. Il 44% di queste forme viene commercializzato in modalità stand-alone (non connesse a mutui o credito al consumo), con volumi in forte flessione rispetto al I trimestre del 2015 (-50,9%).
FONTE INTERMEDIA CHANNEL