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NUOVO ACCORDO INTEGRATIVO E LA CONFERMA DEL RUOLO CENTRALE: IL GRUPPO AGENTI GENERALI SI RILANCIA

27 Ottobre 2014

Prima la firma di un nuovo contratto che migliora le condizioni precedenti, poi la convention di Milano con la partecipazione (e le promesse) di Mario Greco. Tutto nel giro di una settimana. Il presidente Vincenzo Cirasola: «Senza gli agenti le Generali morirebbero». Prima la firma di un nuovo accordo integrativo lo scorso 14 ottobre, poi

 

Prima la firma di un nuovo accordo integrativo lo scorso 14 ottobre, poi la convention (giunta alla quinta edizione) a Milano tenutasi martedì scorso. Una settimana importante, nella quale il Gruppo Agenti Generali è uscito sicuramente rafforzato.

Partiamo dal nuovo accordo integrativo sottoscritto dalla rappresentanza agenziale presieduta da Vincenzo Cirasola (nella foto), che nelle prossime settimane sarà presentato nel corso delle assemblee di zona. «Lo abbiamo firmato presso gli uffici di via dei Meravigli a Milano il 14 ottobre scorso, a mezzanotte, nello stesso luogo nel quale fu sottoscritto l’accordo del 2007 post Bersani», ha ricordato Cirasola nel corso della convention di Milano.

Un accordo integrativo che è stato «molto apprezzato» dal consiglio direttivo del gruppo agenti. «Il nuovo documento racchiude le varie integrazioni che si riferiscono al contratto di agenzia, migliorando i contenuti e aggiungendo delle novità importanti di carattere politico, normativo, economico e di sviluppo commerciale che vanno in parte a compensare i disagi riscontrati nell’ambito del processo di riorganizzazione della compagnia», ha spiegato Cirasola. «Sono sicuro che anche questo accordo rimarrà nella storia del nostro gruppo, come quello del 2007 post Bersani».

Il presidente del Gruppo Agenti Generali, sempre nel corso della convention di Milano che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Mario Greco, group ceo di Assicurazioni Generali («Agenti contate su di noi», ha detto) e di Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali Italia, si è soffermato a lungo sulla situazione attuale che stanno vivendo gli agenti storici e su quelle che sono le prospettive. «È indubbio che, con la riorganizzazione societaria, la compagnia avrà nell’immediato una sensibile diminuzione dei costi amministrativi e gestionali. Noi agenti, fino a questo momento, non percepiamo alcun vantaggio. Anzi, al contrario stiamo subendo disagi dovuti alle disfunzioni informatiche e assuntive. Possiamo accettare che la compagnia diminuisca i costi di gestione, ma con la pretesa che parte dei risparmi vadano investiti nella direzione di migliorare il servizio reso al cliente e di supportare le reti agenziali nello svolgimento della loro attività», ha sottolineato Cirasola. E guai a toccare le provvigioni. «Non accetteremo mai che la compagnia diminuisca le nostre provvigioni. Semmai andrebbero aumentate, visto che per noi agenti storici delle Generali sono tra le più basse del mercato», ha precisato. Cirasola ha anche rimarcato il momento di difficoltà che la rete sta attraversando, a causa del «calo della redditività» e del rischio «di disintermediazione in atto in particolare nella Rc auto».

Poi ha messo in guardia i vertici della compagnia, quando ha sottolineato il fatto che «le Generali morirebbero senza gli agenti e quanto costerebbe ricostruire a nuovo una rete agenziale come la nostra».

Il presidente della rappresentanza agenziale ha ricordato, infine, le promesse fatte da Greco. «Che la rete agenziale fosse al centro delle strategie di Generali, il group ceo me lo ha confermato per iscritto sin da subito, quando durante il primo incontro con la comunità finanziaria e internazionale a gennaio 2013 la stampa ha riportato una sua dichiarazione che intendeva rafforzare il modello di business e distributivo delle Generali attraverso canali come bancassurance, broker e canali diretti. A una mia pronta lettera di richiesta di chiarimenti in merito a tale dichiarazione, Greco ha risposto subito per confermarmi che si riferiva a strategie in altri paesi, non certo in Italia. Il gruppo agenti conserva nella cassaforte questa lettera di risposta di Greco perché la considera  come una cambiale. E dobbiamo ammettere che finora è stata onorata, in linea di massima. A livello strategico la compagnia rispetta la rete agenziale anche se nella pratica non sempre è cosi», ha detto Cirasola.

FONTE TUTTO INTERMEDIARI