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Orario lungo per gli assicuratori In ufficio fino alle otto di sera

31 Gennaio 2014

 

La preghiamo di richiamare domani in orari d’ufficio. Ricordiamo ai nostri clienti che gli sportelli sono aperti dalle 9 alle 17.30 dal lunedì al giovedì. E il venerdì dalle 9 alle 14».
Segreterie telefoniche di questo tipo i clienti di Zurich assicurazioni non le sentiranno più.

La preghiamo di richiamare domani in orari d’ufficio. Ricordiamo ai nostri clienti che gli sportelli sono aperti dalle 9 alle 17.30 dal lunedì al giovedì. E il venerdì dalle 9 alle 14».

Segreterie telefoniche di questo tipo i clienti di Zurich assicurazioni non le sentiranno più. La filiale italiana della multinazionale Svizzera ha firmato un accordo che allunga gli orari di lavoro fino alle 20 su tutti i giorni feriali. Da notare che il venerdì il contratto delle assicurazioni prevede soltanto cinque ore in ufficio. Quindi, anche alla vigilia del sabato, invece di chiudere alle 14, Zurich garantirà il servizio fino alle 20.
«Siamo soddisfatti per questa intesa prima di tutto perché non è un frutto della crisi. Sul piatto non c’era alcuna riduzione del personale. Ma solo l’esigenza di fornire un servizio più soddisfacente ai nostri clienti», fa notare il direttore del personale, Oliviero Bernardi.
In realtà l’orario di lavoro di ciascun dipendente non risulterà più lungo (restano le 37 ore settimanali). E per la maggioranza dei circa 1.250 dipendenti che il gruppo svizzero ha in Italia non cambierà nulla. Saranno solo un centinaio di volontari a organizzare diversamente la propria giornata, entrando in ufficio tra le 10 e le 13.15. O alle 14 per chi non approfitta della pausa pranzo.
L’accordo sul nuovo orario di lavoro in Zurich ha fatto discutere molto il sindacato. Alla fine l’intesa è stata firmata solo da Fisac Cgil e Fiba Cisl. Mancano all’appello Uilca Uil e Fna (Federazione nazionale assicuratori). Il contratto nazionale della categoria è scaduto a giugno, un incontro tra le diverse sigle per la definizione di una piattaforma unitaria è in calendario il prossimo 10 febbraio. «Per quanto ci riguarda, siamo convinti che l’orario di lavoro della categoria non debba cambiare, per questo motivo non ci è sembrato il caso di avvallare fughe in avanti come quella contenuta nell’accordo firmato in Zurich», spiega Marco Passeri, della segreteria Uilca Uil della Lombardia.
La compagnia è convinta, al contrario, che gli orari flessibili siano l’unica strada, in prospettiva, per essere premiati dal mercato. «Sia chiaro, teniamo molto a temi come quello della conciliazione famiglia-lavoro. Anche per questo stiamo sperimentando forme di telelavoro e di part time in diverse fasce orarie – conclude Bernardi –. Ma nello stesso tempo dobbiamo valutare con attenzione le esigenze dei clienti».

FONTE CORRIERE DELLA SERA