Un mese e mezzo. È il tempo a disposizione per mettere a punto il piano di riequilibrio dei conti di Fonage, il fondo pensione degli agenti assicurativi che, primo in Italia, ha bloccato i trasferimenti degli iscritti ad altre forme di previdenza integrativa.
Un mese e mezzo. È il tempo a disposizione per mettere a punto il piano di riequilibrio dei conti di Fonage, il fondo pensione degli agenti assicurativi che, primo in Italia, ha bloccato i trasferimenti degli iscritti ad altre forme di previdenza integrativa. Una decisione presa per evitare ulteriori problemi alle casse del fondo a cui aderiscono 15.714 agenti e che gestisce un patrimonio di 900 milioni.
Entro il 30 giugno Ania, l’associazione delle assicurazioni, e i sindacati di categoria dovranno presentare il piano di risanamento alla Covip, authority di settore. Se non si trovasse un accordo fra le parti, potrebbe essere deciso il commissariamento di Fonage. «Le parti sociali hanno espresso la volontà di trovare delle soluzioni per il fondo – ha dichiarato a Plus24 il presidente di Fonage, Francesco Pavanello – confido quindi che non ci sarà nessun commissariamento dello stesso. Il prossimo incontro fra le parti per discutere del piano è previsto per il 13 maggio».
bilancio e calcolo delle riserve
A monte dei problemi di Fonage vi è il nuovo metodo di calcolo delle riserve tecniche stabilito dal decreto ministeriale 259/2012: il fondo, per tale calcolo, dovrà tenere conto solo dei contributi degli iscritti e non più di quelli delle future generazioni. Con tali modalità, il disavanzo del 2012 sale a 786 milioni di euro e quello del 2013 è a quota 706 milioni; l’ultimo bilancio è stato approvato il 29 aprile dall’assemblea del fondo.
Ci sono altre cause per tale squilibrio? «No, deriva soltanto dall’applicazione della nuova regola di calcolo delle riserve – ricorda Pavanello –. Tanto è vero che il bilancio tecnico al 31 dicembre 2012, calcolato come previsto dalla normativa fino ad allora vigente, era in equilibrio. Lo squilibrio è emerso perché la nuova norma non permette di tener conto dell’apporto contributivo dei nuovi ingressi». A questo punto bisognerà aspettare il piano di riequilibrio per capire quanto durerà il blocco dei trasferimenti ad altri fondi: «Il blocco – conferma Pavanello – cesserà alla fine del periodo previsto dal piano stesso. La durata di tale piano sarà concordata tra le parti». Nelle recenti modifiche Covip al regolamento del 15 luglio 2010, è stato stabilito che i piani di riequilibrio non possono essere superiori ai dieci anni, oltre a indicare una serie di documenti e relazioni di accompagnamento.
cosa dicono i sindacati
Sul tema Fonage, nessun commento da parte di Claudio Demozzi, presidente Sna, sindacato storico degli agenti: «Fino al prossimo incontro sul fondo non possiamo approfondire ulteriormente la tematica visto che le principali determinazioni proprio sugli aspetti evidenziati non sono state ancora assunte». Più critico il sindacato Anapa presieduto da Vincenzo Cirasola: in una newsletter viene spiegato che «Anapa è stata la prima associazione a lanciare l’appello a tutte le parti sociali relativamente al salvataggio del nostro fondo pensione». Nel documento Anapa vengono passati al setaccio i compensi degli organi sociali di Fonage e criticati una serie di investimenti in particolare nel settore immobiliare. Forse martedì prossimo la parola fine all’intera vicenda.
FONTE PLUS 24