Il 2013 è stato indiscutibilmente un anno caratterizzato da una congiuntura economica sfavorevole.
Il 2013 è stato indiscutibilmente un anno caratterizzato da una congiuntura economica sfavorevole. In questo contesto il comparto assicurativo ha comunque registrato risultati che lo stesso presidente dell’Ania, Aldo Minucci, ha definito «nel complesso positivi»: circa 125 miliardi di premi e 5 miliardi di utile per le compagnie. Ora la sfida è rivolta al 2014. Ma ancora una volta la strada parte in salita.
Sul piano economico «i primi mesi del 2014 evidenziano segnali contrastanti», ha precisato Minucci. C’è, tuttavia, una leva che le compagnie possono sfruttare: ossia la ritrovata propensione al risparmio delle famiglie. «Gli investimenti in polizze vita rappresentano ormai quasi il 12% della ricchezza finanziaria degli italiani, segno dell’apprezzamento – ha commentato il presidente Ania – in un periodo di crisi economica e forte calo dei tassi di interesse, per prodotti che offrono sicurezza e redditività». Ecco perché le previsioni per il 2014 dipingono un settore complessivamente in ascesa grazie al contributo fondamentale del vita. In particolare, Ania si aspetta che nel 2014 vengano registrati premi totali superiori ai 140 miliardi (+20,3%) con un’incidenza sul Pil che passerebbe dal 7,7% del 2013 al 9% dell’anno in corso.
Tutto ciò, come detto, sarebbe frutto della forte spinta del ramo vita che nel 2014 potrebbe arrivare a 110 miliardi di premi contabilizzati (+29%). Questo dopo la forte crescita già segnata nel 2013: +22,1%. D’altra parte, alla fine dell’aprile scorso la nuova produzione vita aveva già raggiunto quota 30,8 miliardi contro i 20,4 miliardi dei primi quattro mesi del 2013. Tanto che l’incidenza sul Pil dei premi vita potrebbe arrivare sfiorare a fine anno il 7% dal 5,5% del passato esercizio.
Diversamente nel settore danni Ania immagina un’ulteriore contrazione dei volumi che dovrebbero attestarsi attorno a 2,3 miliardi. Il comparto, guardando soprattutto all’rc auto e marittimi, che pure ha beneficiato di un forte recupero di redditività, chiuderà il 2014 con un calo del 6% dei premi dopo il -7% del 2013. L’unica tendenza positiva è quella del calo delle tariffe: dal picco dell’estate 2012, l’rc auto ha fatto registrare un calo del prezzo medio della polizza del 10%. «A dimostrazione che – ha sottolineato il numero uno dell’Ania – i prezzi elevati non devono considerarsi un destino ineluttabile per il nostro paese». Anche se a questa contrazione ha certamente contribuito in maniera sensibile il calo dei costi dei sinistri, generato, a sua volta, da effetti congiunturali.
FONTE IL SOLE 24 ORE