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Polizza casalinghe in crisi di adesioni

12 Gennaio 2014

C’è tempo fino al 31 gennaio per versare il premio di 12,91 euro dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici.

 

C’è tempo fino al 31 gennaio per versare il premio di 12,91 euro dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici. Ma se viene mantenuto il trend negativo di questi anni, all’appello risponderà un numero sempre minore di casalinghe e casalinghi. Divenuta obbligatoria il 1° marzo 2001, quell’anno l’assicurazione ha raccolto poco meno di 1,2 milioni di adesioni su un bacino potenziale di 6 milioni di persone. Nel 2004 gli iscritti erano saliti a 1,8 milioni per poi sfiorare quota 2,7 milioni nel 2005, ma cinque mesi dopo erano già 300mila in meno. Da allora è iniziato un trend negativo: dai 2,3 milioni del 2007 si è scesi a 1,7 milioni nel 2011, ultimo anno di cui ci sono dati pubblicati e in cui, secondo l’Istat, le casalinghe, pur in calo rispetto a dieci anni prima, erano 4,8 milioni. In quattro anni si è perso quasi un quarto di iscritti, con un picco nella fascia 18-34 anni di età dove il calo è stato di oltre il 65%, seguito dal 30% nella fascia 35-49 anni e dal 20,4% tra chi ha 50-65 anni. La tendenza non è cambiata, e l’anno scorso gli assicurati erano 1,4 milioni, poco più della metà rispetto al picco del 2005. La polizza, il cui costo è rimasto invariato nel corso del tempo, è obbligatoria per chi ha età compresa tra 18 e 65 anni, si occupa della cura dei familiari e della casa, non ha vincoli di subordinazione e non è iscritto a altro ente o cassa previdenziale. Sono obbligati all’iscrizione anche i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o quelli stagionali, temporanei e a tempo determinato per i periodi in cui non lavorano, ma in tutti i casi il premio è a carico dello Stato a fronte di un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro all’anno e se quello del nucleo familiare non supera i 9.296,22 euro.
La tutela scatta a fronte di invalidità permamente pari o superiore al 27% e in caso di morte conseguenti a infortuni avvenuti in occasione e a causa di attività domestica. La polizza non ha mai suscitato particolare entusiasmo tra i potenziali destinatari, nonostante tra il 2006 e il 2007 sia stata abbassata la soglia minima di invalidità (prima al 33%) e introdotto il caso morte. La rendita in caso di infortunio è compresa tra 186,17 e 1.292,90 euro al mese, ma, per esempio, la perdita del pollice sinistro da parte di un destrorso non basta per ottenere l’indennizzo (perché vale il 23%) mentre quello destro vale il 28%. A fronte di 1,7 milioni di iscritti, nel 2011 gli infortuni denunciati sono stati 1.137.

FONTE IL SOLE 24 ORE