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Polizze Il deficit delle piccole Aziende con poche tutele

15 Settembre 2014
Polizze Il deficit delle piccole Aziende con poche tutele
La coperta è corta e con molti buchi: le piccole e medie imprese italiane sono pesantemente sottoassicurate anche per effetto della crisi, che pure in questo settore porta a tagliare i costi in maniera massiccia.

La coperta è corta e con molti buchi: le piccole e medie imprese italiane sono pesantemente sottoassicurate anche per effetto della crisi, che pure in questo settore porta a tagliare i costi in maniera massiccia. Sono esposte, soprattutto, agli eventi più gravi (uno per tutti: le calamità naturali), quelli che possono mettere in ginocchio un’azienda di piccole dimensioni. «Il mercato assicurativo delle Pmi vale circa 7,6 miliardi di euro — spiega Milena Ruggeri, consulente senior di Innovation Team, che ha condotto una ricerca sulle polizze per Pmi — e rappresenta circa il 42% del comparto danni non auto e il 79% del totale del settore aziende. La maggior parte delle piccole realtà è caratterizzata da forti scoperture. Molte si assicurano solo contro gli eventi classici, come furto e incendio, mentre non hanno garanzie contro i danni indiretti che derivano da interruzione di attività, i rischi tecnologici o la responsabilità civile che deriva dall’utilizzo dei prodotti».
Profilazione
L’offerta assicurativa si caratterizza in modo diverso per le micro e piccole imprese, da un lato, e le medie, dall’altro. «Per le prime si registrano una certa standardizzazione dei prodotti e una forte competizione sul prezzo — dice Ruggeri — mentre per le seconde vi è una maggiore personalizzazione e si punta sulla capacità dell’intermediario di fornire anche una consulenza in materia di risk management , cioè gestione del rischio. Sono pochi i prodotti specifici a seconda del settore merceologico, e vengono generalmente esclusi i danni causati da terremoto o alluvioni».
«Il livello di copertura assicurativa delle Pmi italiane non è certamente in linea con quello degli altri Paesi europei — aggiunge Paolo Rubini, presidente di Anra (Associazione nazionale dei risk manager e responsabili assicurazioni aziendali) — molte sono poco protette contro i rischi di tipo strategico che possono mettere a repentaglio la continuità dell’azienda: la garanzia contro i danni indiretti, per esempio, anche quando è presente prevede periodi d’indennizzo troppo brevi» .
Specialisti
Solo le grandi imprese hanno un risk manager interno che si occupa della gestione complessiva dei rischi, che spazia dalla prevenzione alla copertura attraverso le polizze. «Le piccole e medie possono rivolgersi a una figura indipendente che si sta sviluppando — sostiene Rubini — quella del consulente indipendente di risk management . Questo servizio viene svolto anche da alcuni intermediari, in particolare i broker : in questi casi, però, per garantire meglio l’indipendenza è opportuno che sia remunerato a parte rispetto alla pura intermediazione dei contratti assicurativi».
La voce assicurazione viene spesso trascurata all’interno di molte aziende, e la crisi incide in maniera pesante anche in questo campo. «Eppure, malgrado questo è incredibile come i budget assicurativi vengano decisi molto spesso con ben poca attenzione — sottolinea Carlo Marietti, presidente dell’Aiba, la maggiore associazione dei broker — le polizze vengono percepite come tutte uguali, quando non è così, come un costo e una necessità: non come un vero e proprio bene che protegge l’impresa, e dovrebbe essere valorizzato di più dalle banche quando erogano il credito». A frenare la diffusione delle polizze contribuiscono la poca chiarezza e la tassazione elevata. «Come Aiba da tempo ci stiamo battendo per una semplificazione dei testi, che spesso oggi sono poco chiari — sottolinea Marietti — inoltre bisogna abbassare il carico fiscale: la maggior parte delle polizze viene tassata al 22%, un’aliquota decisamente elevata».
Fra le novità del settore vi sono la rateazione a tasso zero che da fine luglio UnipolSai ha esteso a tutti i prodotti danni, compresi quelli per le Pmi, e la sua nuova polizza, Smart Attività, rivolta a quelle sino a tre addetti: punta sulla semplicità e sul prezzo contenuto, da un minimo di 168 a un massimo di 744 euro. Coperture destinate alle Pmi vengono distribuite anche agli sportelli di alcune banche: fra le altre Protezione business di Axa Mps, che agli sportelli del gruppo toscano da aprile offre due nuove garanzie. Una, Protezione incassi Pos, tutela l’assicurato in caso d’interruzione d’esercizio commisurando l’indennizzo per il danno indiretto all’incasso medio giornaliero effettuato tramite Pos. Fra i canali distributivi vi sono pure gli uffici postali: PostaProtezione Piccola impresa prevede tre garanzie, fra cui l’incendio con la formula all risk. In pratica sono compresi tutti gli eventi che non siano espressamente esclus i . Valore impresa di Zurich offre invece soluzioni differenziate per quattro grandi settori (industria pesante, industria leggera, edilizia e impiantistica, servizi) con tre livelli di copertura e otto sezioni di garanzia.

FONTE CORRIERE ECONOMIA – IO MI ASSICURO