Secondo i dati dell’Ivass sulla distribuzione geografica nel 2013, la regione lombarda raccoglie un quarto dei premi a livello nazionale. E la città meneghina resta leader incontrastata, seguita da Roma e Torino.
Nel ramo vita, la Lombardia ha raccolto un quarto dei premi del lavoro diretto italiano contabilizzati nell’esercizio 2013 dalle imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno stato non appartenente allo Spazio economico europeo. È quanto si evince dall’analisi dell’Ivass sulla distribuzione regionale e provinciale dei premi nel 2013. Nel vita, in particolare, la raccolta premi complessiva ammonta a 85.100 milioni di euro (+22,1% rispetto al 2012).
La distribuzione della raccolta premi vita per macroaree geografiche presenta alcune variazioni rispetto al 2012. Infatti, mentre è in crescita di oltre un punto percentuale la quota di portafoglio relativa all’Italia settentrionale (58,8% del totale nazionale, rispetto al 57,4% del 2012), sono sostanzialmente stabili le quote derivanti dalle regioni centrali (18,7% del totale nazionale, contro il 18,8% del 2012), meridionali (13,5% rispetto al 13,2% del 2012) e insulari (5,5% rispetto al 5,6% del 2012), mentre diminuisce di circa un punto e mezzo la percentuale riguardante le direzioni generali (3,5% contro il 5,1% del 2012).
Per quanto riguarda la distribuzione regionale del portafoglio premi vita, le 5 regioni con la raccolta più elevata nel 2013 sono nell’ordine: Lombardia con il 24,60%, Lazio con il 9,56%, Emilia Romagna con il 9,28%, Veneto con il 9,25% e Piemonte con l’8,22%.
Se si focalizza l’attenzione sulla distribuzione provinciale del portafoglio premi, le 10 province con la raccolta più elevata nel 2013 sono risultate: Milano, con l’11,8% del totale nazionale, Roma con l’8%, Torino con il 4,1%, Napoli con il 3,2%, Brescia con il 2,5%, Bologna con il 2,3%, Varese con il 2%, Genova con l’1,9%, Bergamo con l’1,87% e Treviso e Padova con l’1,84%.
FONTE TUTTO INTERMEDIARI