“ PREVIDENZA, NON ABBIAMO RIVALI”
Il pensiero della settimana di Vittorio Schettino
Cari colleghi/colleghe,
siamo ormai rientrati da quelle che spero possiate ricordare come delle piacevolissime ferie che ci hanno permesso di riposarci e “ricaricare le batterie” (quest’anno messe a dura prova).
Come sempre settembre è considerato il mese della ripartenza e coincide con le operazioni che ognuno di noi pone in essere per riaccendere il motore propulsivo della propria Agenzia.
Che sia lo sguardo nostalgico al modello 172 o la più moderna osservazione di Agenzia 360, l’analisi dei dati oggettivi permette di avere un’analisi chiara e sintetica della nostra attività e quella della nostra rete commerciale.
Dopo l’analisi della situazione occorre ovviamente condividere le strategie future con tutto il team di cui si dispone, e nel mio caso cerco sempre di aiutarmi andando alla ricerca di notizie che possano confermare la fondatezza delle richieste.
Un’importante conferma l’ho trovata sul quotidiano Il Sole 24 Ore, in un articolo riguardante i fondi pensione, dove si riportava la crescita degli iscritti a livello aggregato (+4%), ma con un contestuale aumento delle sospensioni dei versamenti. Veniva insomma confermata la spasmodica ricerca di nuova clientela sottraendo però la dovuta attenzione a quella effettiva.
Una superficiale lettura del dato potrebbe evidenziare l’assurdità di questo comportamento ma la nostra esperienza nel settore della previdenza ci può e ci deve aiutare a rendere più comprensibile tale fenomeno. I motivi sono molteplici ma, la causa principale, è inutile nascondercelo, è tutta riconducibile alla differenza tra cliente potenziale e cliente effettivo, dove il primo fa budget e il secondo è un mero parametro qualitativo.
Diventa necessario, allora analizzare i dati della nostra singola agenzia, sapendo che il dato fornito dal giornale ci dà anche un’ulteriore indicazione: gli aderenti ai fondi pensione che non hanno effettuato versamenti rispetto al 2018 sono ben il 26,4%.
Il fondo pensione forse è il prodotto in assoluto che necessita di una assistenza reiterata nel tempo per effettuare dei “tagliandi” che possono rinnovare le motivazioni che hanno spinto l’aderente a sottoscrivere un prodotto di così lunga durata.
La stessa Covip ricorda che l’arco temporale di valutazione deve avere orizzonti più propri del risparmio previdenziale. Dal 2010 al 2019 il rendimento medio annuo composto è stato pari ad un range che va dal 3,6% al 3,8% (Ramo III) e al 2,6% per gestioni di Ramo I. Nei primi sei mesi del 2020 l’effetto Covid si è fatto sentire anche sui contributi versati (-4,3%), ma già alla fine di giugno, le posizioni aperte sono in crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche i relativi rendimenti sono in una fase di sensibile recupero.
Buone notizie, infine, ci sono in ottica e prospettiva del Mercato Unico della Previdenza Complementare (Direttiva IORP III). C’è addirittura una dichiarazione ufficiale del Presidente della Covip Mario Padula che ci dà una speranza in ottica fiscale “si deve ridurre il prelievo fiscale sui Fondi Pensione prima dell’arrivo della concorrenza europea”.
Il nostro ordinamento, infatti, ha recepito la c.d. Direttiva IORP II. E’ allo studio, poi il tema dei PEPP (Pan-European Personal Pension Products) e “udite udite” la nostra fiscalità sui rendimenti è salita dall’11 al 20%.
Si tratta della più alta in Europa (ma questo non ci meraviglia) e con questo strumento europeo all’orizzonte, collocabile anche in Italia, tutta la fiscalità nostrana dovrà essere rivista in difetto altrimenti ci sarà un esodo su prodotti individuali che saranno emessi in Paesi i cui rendimenti non sono tassati.
Non perdiamoci d’animo e cerchiamo di non disperdere quanto abbiamo creato con fatica nei tanti anni dedicati a questo business, la nostra ricchezza è il cliente effettivo, inoltre siamo gli unici interlocutori credibili e affidabili con una storia in tema previdenziale che non ha rivali. Chi deve affidare e pianificare la propria previdenza e la propria “protezione” lo percepisce.
Ad maiora!
Vittorio Schettino
Componente di Giunta