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Profilazione on line, regole chiare e più tutele per la privacy degli utenti

NewSintesi e Rassegna Stampa | 11 Maggio 2015 | 0

Consenso obbligatorio, revocabile in ogni momento. Garanzie anche per gli utenti senza account di accesso ai servizi Maggiori tutele per gli utenti, ma anche regole più chiare per chi fa profilazione on line, a partire dai principali siti web.

 

Maggiori tutele per gli utenti, ma anche regole più chiare per chi fa profilazione on line, a partire dai principali siti web. Chi opera su Internet dovrà fornire agli utenti informazioni chiare e complete, richiedere ed ottenere il consenso degli interessati, revocabile in ogni momento, e offrire concrete tutele anche a chi non dispone di uno specifico account per accedere ai servizi offerti. Sono queste le principali misure indicate dal Garante per la privacy nelle “Linee guida in materia di trattamento di dati personali per profilazione on line”, pubblicate lo scorso 6 maggio sullaGazzetta Ufficiale.

Le regole varate – si legge nella nota del Garante – “armonizzano e rendono più chiara la gestione delle attività di profilazione, ovvero la definizione di “profili” di utenti (sulla base di caratteristiche, comportamenti, scelte, abitudini) allo scopo di fornire servizi o promozioni personalizzate”. Dovranno essere adottate da tutti i soggetti stabiliti su territorio nazionale che forniscono servizi on line, quali motori di ricerca, posta elettronica, mappe on line, social network, pagamenti elettronici, cloud computing.

Ecco in sintesi le regole previste nelle Linee guida.

Tutele per ogni utente

Le società dovranno tutelare la privacy sia degli utenti autenticati, cioè quelli che accedono ai servizi tramite un account (ad esempio per l’utilizzo della posta elettronica), sia di quelli che fanno uso dei servizi in assenza di previa autenticazione (utenti non autenticati), come in caso di semplice navigazione on line.

Informativa

L’informativa sul trattamento dei dati “dovrà essere chiara, completa, esaustiva e resa ben visibile, già dalla prima pagina del sito”. Essa – avvisa il Garante – “costituisce il presupposto per consentire agli interessati medesimi di esprimere o meno il consenso all’uso dei propri dati per fini di profilazione ed è preferibile che sia strutturata su più livelli, per renderne più facile la lettura”: un primo livello immediatamente accessibile con un solo click dalla pagina visitata, con tutte le informazioni di maggiore importanza (ad esempio l’indicazione dei trattamenti e dei dati oggetto di trattamento); un secondo livello, accessibile dal primo, con ulteriori dettagli sui servizi offerti.

Consenso

Qualunque attività di trattamento dei dati personali dell’utente per finalità di profilazione e diversa da quelle necessarie per la fornitura del servizio (ad esempio, i filtri antispam o antivirus, gli strumenti per consentire ricerche testuali, etc.) “potrà essere effettuata esclusivamente con il consenso informato dell’utente”.

Questo obbligo – sottolinea il Garante – si applica dunque alla profilazione per finalità promozionali comunque effettuata: sia quella sui dati relativi all’uso della posta elettronica,  sia quella basata sull’incrocio dei dati personali raccolti in relazione all’utilizzo di più funzionalità da parte degli utenti (ad esempio: posta elettronica e navigazione sul web, partecipazione a social network e utilizzo di mappe o visualizzazione di contenuti audiovisivi etc.), sia infine quella fondata sull’impiego di strumenti di identificazione diversi dai cookie (come il fingerprinting, che costruisce profili dell’utente sulla base di specifici parametri di impostazione del terminale o sulle modalità del suo utilizzo).

Attraverso modalità semplificate, gli utenti “potranno scegliere in modo attivo e consapevole se acconsentire  alla profilazione. All’utente dovrà comunque essere sempre pienamente garantito il diritto di revoca delle scelte espresse in precedenza. A tale scopo dovrà essere predisposto un link, sempre ben visibile”.

Conservazione

Dovranno essere definiti “tempi certi di conservazione dei dati, sulla base delle norme del Codice privacy, proporzionati alle specifiche finalità perseguite”.

FONTE INTERMEDIA CHANNEL

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