Le frodi più diffuse: appropriazione indebita, cyber crime e frodi contabili. In Italia il frodatore è interno all’azienda, senior manager tra i 41-50 anni Un’azienda su quattro in Italia (23%) è stata vittima di crimini economici negli ultimi due anni, una su tre a livello mondiale (37%).
Un’azienda su quattro in Italia (23%) è stata vittima di crimini economici negli ultimi due anni, una su tre a livello mondiale (37%). Quali sono i crimini economici che colpiscono le aziende oggi? Quale è l’identikit del frodatore? A rivelarlo è PwC nella Global Crime Survey 2014, ampia indagine condotta sul fenomeno delle frodi economico-finanziarie, dalla corruzione al più recente cyber crime. I risultati, raccolti attraverso oltre 5000 interviste in 95 paesi hanno coinvolto anche 101 aziende italiane.
Secondo i risultati emersi, l’Italia in particolare registra un forte aumento delle frodi economico finanziarie, cresciute in soli due anni dal 17% al 23%. Rispetto allo scenario globale l’Italia si posiziona sotto la media globale del 37% di aziende colpite vicina quindi a paesi come Turchia, Perù, Hong Kong/Macao, Giappone, Portogallo, Danimarca, Arabia Saudita.
Come un virus, segnalano i curatori, la minaccia dei crimini economici “è in continua mutazione, nascosta tra le nuove tendenze, tra i movimenti di capitali e ricchezza verso i mercati emergenti e la diffusione trasversale delle nuove tecnologie”. Contemporaneamente all’aumento di crimini economici perennemente esistenti, come l’appropriazione indebita, la corruzione e le frodi contabili, salgono in classifica nuove tipologie di eventi fraudolenti come le frodi nell’area acquisti.
FONTE INTERMEDIA CHANNEL