News

  • Comunicazione su Contributo Unificato: modifiche a partire dal 1/1/2023 20 Gennaio 2023
  • IMPORTANTE: nuova polizza collettiva Infortuni Agenti e famigliari 29 Dicembre 2022
  • Organigramma GA-GI triennio 2022-2025 11 Luglio 2022
  • Mozione e risultati votazioni 34° Congresso di Monopoli 28 Giugno 2022
  • Lettera del presidente: importanti novità per la Compagnia 23 Giugno 2022
Gruppo Agenti Generali Italia
14:47
06/02/2023
  • Home
  • Chi Siamo
  • Sala stampa
    • Dicono di noi
    • Comunicati stampa
    • NewSintesi e Rassegna Stampa
    • Comunicazioni agli associati
    • Manuali utili, studi, pubblicazioni e ricerche di mercato
  • Foto e Video
    • Foto
    • Video
  • Congressi e Convention
  • Contatti
  • Siti Utili
  • Privacy
  • Area Soci

Quanto costano davvero i cyber-attacchi

NewSintesi e Rassegna Stampa | 1 Ottobre 2017 | 0

Secondo i dati di uno studio presentato nel corso dell’ evento CyberTech Europe 2017 tenutosi nei giorni scorsi a Roma, i cyber-attacchi stanno costando a ogni azienda del mondo una media di 11,7 milioni di dollari l’anno. Il mercato globale del cyber-crime potrà avere un impatto da 8 mila miliardi di dollari nei prossimi cinque anni con circa 5 miliardi di dati rubati. Lo studio di Accenture (in collaborazione con Ponemon Institute) ci dice che il primato dei danni spetta agli Usa con una media per azienda di 21,22 milioni di dollari, mentre in Italia il costo del cyber-crime è ancora piuttosto basso, pari a 6,73 milioni di dollari. A livello globale le società più colpite sono quelle dei servizi finanziari e dell’energia. Altro aspetto interessante dello studio è la sottolineatura che cresce, e di molto, il tempo necessario per risolvere le criticità: per rimediare agli attacchi sono ora necessari in media 50 giorni, mentre nel caso dei ramsonware (cioè i software che rendono i terminali inutilizzabili finché non si paga un riscatto) è richiesta una media di 23 giorni. È di pochi mesi fa il ricatto-record realizzato da cybercriminali con un virus ramsonware ai danni di un’azienda sudcoreana che avrebbe pagato oltre 1 milione di dollari in bitcoin per ottenere lo sblocco dei suoi server; il tutto è durato circa un mese. C’è poi da dire che, mentre in Italia e in Francia il crimine informatico non sembra registrare particolari aumenti nell’ultimo biennio, si è invece assistito a crescite molto significative in Germania, Giappone, Regno Unito e soprattutto Stati Uniti, passati da una media annuale per azienda di 17,36 milioni nel 2016 a una di 21,22 milioni nel 2017. Anche con episodi di particolare gravità e clamore, come quello delle violazioni delle banche dati di Equifax, una delle tre grandi società americane di valutazione dell’affidabilità creditizia, che di recente ha denunciato un maxi hackeraggio su 143 milioni di nominativi. Facile prevedere che una delle conseguenze più dirette di questo preoccupante fenomeno sarà una parallela crescita dell’industria della cyber-security, che diventerà l’Eldorado delle aziende di settore nei prossimi anni.

Fonte MF

 

Previous
Polizze dormienti Via ai rimborsi
Next
COSA FARÒ DA GRANDE? ….

Area Soci

ricordami
password dimenticata?
Torna al login

Non sei ancora registrato?

Hai dimenticato sia username che password? Manda una mail a gruppoagenti@generali.it

Social

34° CONGRESSO NAZIONALE GA-GI 17-18 GIUGNO 2022 – MONOPOLI

banner

Magazine GA-GI NewSintesi

banner

Coordinamento Europeo degli Agenti delle Generali

banner

Emergenza Coronavirus – Covid19

banner

Rubrica Agenti

banner

Fondo Pensione Gruppo Agenti Generali Italia

banner

Associazione ex Agenti

banner

Cassa Previdenza per gli Agenti delle Assicurazioni Generali

banner
Copyright © 2019 gruppoagentigenerali.it Ragione Sociale: Gruppo Agenti Generali Italia - CF: 80137230159 - Sito realizzato da UNOONE - Cookie Privacy Policy