News

Risarcimento diretto, analisi del settimo anno di attività

28 Aprile 2014

Il sistema di risarcimento diretto ha raggiunto il suo settimo anno di attività e attraverso i dati della statistica trimestrale, aggiornati al 31 dicembre 2013, ANIA Trends Focus Rc Auto ha effettuato un’estesa analisi circa gli andamenti degli indicatori tecnici

 

l sistema di risarcimento diretto ha raggiunto il suo settimo anno di attività e attraverso i dati della statistica trimestrale, aggiornati al 31 dicembre 2013, ANIA Trends Focus Rc Auto ha effettuato un’estesa analisi circa gli andamenti degli indicatori tecnici (frequenza sinistri e importo liquidato medio dei pagamenti) per le principali tipologie di veicoli (autovetture, autocarri e motoveicoli).

Nel 2013 l’incidenza dei sinistri rientrati in CARD è stata pari all’80,6% del totale dei sinistri gestiti dalle imprese (che includono quindi anche quelli trattati fuori convenzione). Questa percentuale risulta in lieve diminuzione rispetto a quanto osservato nel 2012 (80,9%) e si registra conseguentemente un pari incremento dei sinistri che non rientrano nella procedura di risarcimento diretto (20,7% rispetto a 20,4%), fenomeno particolarmente accentuato per il settore dei motocicli ad uso privato. Se si esclude il 2010, anno in cui l’incidenza ha raggiunto il suo massimo (81,6%), dal 2009 al 2012 il valore è sempre stato prossimo all’81%, mentre non superava il 76% nei primi anni di avvio della procedura (2007 e 2008).

La frequenza dei sinistri accaduti (escludendo i sinistri denunciati tardivamente) per il totale dei veicoli mostra nel 2013, e per il quarto anno consecutivo, una contrazione (-4,1%), arrivando a un valore pari a 5,61% (5,83% nel 2012). Tuttavia la riduzione è stata di molto inferiore a quella registrata nei due anni precedenti (-12,4% nel 2012 e -11,7% nel 2011). Secondo ANIA Trends, “il rallentamento del tasso di riduzione della frequenza sinistri potrebbe essere dipeso dalla lieve diminuzione registrata dal prezzo del carburante nel corso 2013 (-1,8%) che potrebbe aver incentivato un maggior utilizzo dei veicoli”. Il dato è riscontrabile anche nel consumo del carburante che, sempre nel 2013, ha contenuto la flessione al -2,6% (dopo il calo di circa il 10% nel 2012). In lieve diminuzione nel 2013 sarebbe stato anche il ricorso da parte degli assicurati all’autoliquidazione dei sinistri di importo contenuto.

Il costo medio dei sinistri accaduti e liquidati nel 2013 (cosiddetti “sinistri gestiti di generazione corrente”) è stato pari a 1.729 euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2012 (era 1.823 nel 2011 e 1.789 nel 2010). Questo andamento è stato determinato dalla diminuzione, pur se in misura molto ridotta rispetto all’anno precedente, degli importi pagati a favore dei terzi trasportati, i cui effetti positivi sono stati peraltro controbilanciati dal lieve aumento registrato dall’importo liquidato dei sinistri che non sono rientrati nel sistema di risarcimento diretto (sinistri NO CARD).

Definizioni, note metodologiche e analisi dei dati

ANIA Trends ha quindi effettuato una serie di commenti partendo dall’analisi dei principali risultati ottenuti nel 2013 (insieme a un confronto con quelli degli anni più recenti). Alla statistica associativa hanno aderito 35 imprese che rappresentano circa l’85% della raccolta premi di quell’anno. In particolare, sono state raccolte informazioni relative a 31,7 milioni di assicurati e a circa 1,8 milioni di sinistri accaduti.

Incidenza dei sinistri CARD. L’80,6% dei sinistri ha generato delle tipologie di danno conformi all’applicabilità della convenzione CARD; la percentuale dei sinistri per cui non è stato possibile applicare il sistema di risarcimento diretto (per almeno una tipologia di danno) è stata pari al 20,7% (c.d. NO-CARD). La percentuale dei sinistri rientranti in CARD risulta in lieve diminuzione rispetto a quanto osservato nel 2012 (80,9%); per il Servizio statistiche dell’associazione delle imprese “potrebbe aver contribuito l’incremento degli affari sottoscritti da alcune compagnie straniere che operano nel mercato italiano e che non aderiscono alla convenzione di risarcimento diretto”. Nel 2011 l’incidenza dei sinistri CARD per il totale dei veicoli era pari a 81,1%, nel 2010 era 81,6%, nel 2009 era 80,9%, nel 2008 era 75,9%, mentre nel 2007 risultava inferiore e pari a 73,7%.

ANIA Trends evidenzia comunque che, nonostante l’elevata incidenza del numero di sinistri che confluiscono nella gestione CARD, questa non arriva a coprire il 50% degli oneri complessivi dei risarcimenti Rc auto. La differenza è spiegabile “con l’esclusione dalla procedura di risarcimento diretto della maggior parte dei sinistri con danni gravi alla persona, i cui importi risultano ovviamente molto elevati”.

Analizzando le incidenze per le diverse tipologie di veicoli, esistono delle differenze tra settori. In particolare per le autovetture e i motocicli, che insieme costituiscono oltre l’80% dei veicoli assicurati, la percentuale dei sinistri che sono rientrati nella procedura di risarcimento diretto è compresa tra l’81% e l’84%. Quello dei ciclomotori è l’unico settore a mostrare un incremento dei sinistri rientranti in CARD (da 75,5% del 2012 a 79,6% del 2013); tale andamento, anche se in misura molto ridotta rispetto al 2012, deriva dall’entrata in vigore dell’obbligo dal 13 febbraio 2012 di dotare di targa nuova anche quei mezzi antecedenti al 2006 che potevano ancora circolare con il cosiddetto “targhino”. Per questi ultimi non trova infatti applicazione la procedura di risarcimento diretto.

Per gli autocarri, che costituiscono quasi l’8% dei veicoli nel 2013, il 63,7% dei sinistri sono rientrati in CARD, con una prevalenza assai più elevata per quelli con peso inferiore a 35 quintali per i quali la percentuale è pari al 70,3%; gli autocarri con peso superiore ai 35 quintali registrano un’incidenza più bassa, pari a circa il 44,4%.

Negli altri settori, invece, confluiscono tutti quei mezzi che non rientrano nelle tipologie già elencate e in particolare autotassametri, autobus, macchine agricole, macchine operatrici e tutte le autovetture e i motoveicoli che esulano dall’uso privato e/o che non sono assicurati in bonus malus (ad esclusione tuttavia di tutti i mezzi assicurati con polizze a libro matricola); anche per questi settori, che costituiscono il 9,2% dei veicoli assicurati, l’incidenza dei sinistri CARD è lievemente diminuita, passando da 59,6% nel 2012 a 59% del 2013.

Frequenza dei sinistri gestiti. Con il sistema di risarcimento diretto, incentrato anche sulla liquidazione dei danni subiti dai propri assicurati, la totalità dei sinistri accaduti nel ramo Rc auto è ottenuto come somma dei sinistri che sono stati gestiti nell’ambito della convenzione stessa e riguardanti i sinistri subìti dai propri assicurati e i sinistri che sono stati trattati fuori dalla convenzione CARD e gestiti secondo l’ordinario schema di Rc auto (danni provocati dai propri assicurati a terzi). Si tratta del totale dei sinistri “gestiti” da un’impresa di assicurazione. Rapportando tali sinistri ai veicoli-anno si ottiene la frequenza dei sinistri gestiti.

Nel 2013, l’indicatore per il totale dei settori è stato pari al 5,62% (era 5,83 nel 2012, 6,68% nel 2011, 7,57% nel 2010, 7,94% nel 2009, 7,92% nel 2008 e 7,72% nel 2007) con una diminuzione di meno del 4% rispetto al 2012. Per il quarto anno consecutivo, dopo che l’indicatore aveva registrato incrementi costanti fra il 2007 e il 2009, è stato riscontrato un miglioramento della sinistrosità. Tuttavia la riduzione è stata di molto inferiore a quella registrata nei due anni precedenti (-12,4% nel 2012 e -11,7% nel 2011).

Per ANIA Trends sono diverse le motivazioni per cui si è assistito ad un rallentamento del tasso di riduzione della frequenza sinistri. In primo luogo può avere contribuito un maggior utilizzo degli autoveicoli determinato dalla lieve diminuzione registrata dal prezzo del carburante nel corso del 2013 (-1,8%). Un dato confermato anche dal consumo del carburante che, sempre nel 2013, ha contenuto la flessione al -2,6% (dopo il calo di circa il 10% nel 2012).

In aggiunta il Servizio statistiche segnala che nel 2013 il numero di assicurati che hanno fatto ricorso all’autoliquidazione dei sinistri di importo contenuto è in lieve diminuzione, come risulta anche dalle richieste giunte in tal senso alla Stanza di Compensazione gestita presso laCONSAP.

L’analisi della sinistrosità effettuata secondo il criterio della data effettiva di accadimento del sinistro comporta un effetto di stagionalità negli andamenti trimestrali dell’indicatore in questione; per ANIA Trends “generalmente, infatti, nel primo trimestre il numero dei sinistri denunciati alle imprese è solo una porzione di quelli che sono effettivamente avvenuti in tale periodo poiché una parte di questi (particolarmente quelli accaduti a ridosso della fine del trimestre) verranno registrati nei trimestri successivi dell’anno. Questo fenomeno si consolida poi con il passare dei mesi per cui analizzando l’andamento della frequenza nei vari trimestri si osserva un trend in crescita. Nel terzo trimestre inoltre, probabilmente per effetto delle ferie estive, si registra generalmente un ritardo nelle denunce dei sinistri con un conseguente calo della sinistrosità (particolarmente per alcuni settori)”.

Anche nel 2013 è il settore dei motocicli quello che ha fatto registrare il miglioramento della frequenza sinistri più evidente (-8,1%). Seguono i ciclomotori con una diminuzione della frequenza sinistri del 5,1%. Ma anche tutti gli altri settori presentano un andamento positivo per tale indicatore: le autovetture registrano una diminuzione del 4% mentre per gli autocarri il decremento si ferma al 3,5%.

Importo medio dei sinistri gestiti, accaduti e liquidati – generazione di accadimento corrente. Con l’introduzione del risarcimento diretto, i sinistri liquidati sono i sinistri gestiti dalla compagnia di assicurazione (detta appunto “gestionaria”) e sono relativi a un mix di:

  • Sinistri causati a terzi (NO-CARD) e che vengono liquidati integralmente dalla compagnia dell’assicurato responsabile (tra questi rientrano i danni fisici ai passanti, i danni fisici al conducente non responsabile con oltre 9 punti di invalidità permanente, i danni fra più di due veicoli, i danni fisici dei trasportati a bordo del veicolo del proprio assicurato responsabile del sinistro);
  • Sinistri subìti da assicurati non responsabili (CARD) che vengono liquidati dalla propria impresa (cosiddetta gestionaria) per conto dell’impresa debitrice (vi rientrano i danni ai veicoli fra due assicurati, i danni fisici al conducente non responsabile con meno di 9 punti di invalidità e i danni fisici ai terzi trasportati sul veicolo non responsabile). La compagnia gestionaria che liquida il danno secondo il costo effettivamente accertato, riceve poi un rimborso da parte della compagnia debitrice in misura pari ad un forfait prefissato, diverso secondo la natura del danno (al veicolo o danno fisico del conducente e danno fisico del trasportato).

Il costo medio dei sinistri gestiti, accaduti e liquidati nell’anno (cosiddetti sinistri di generazione corrente) è stato pari nel 2013 a 1.729 Euro (1.723 nel 2012, 1.823 nel 2011, 1.789 nel 2010, 1.737 nel 2009, 1.764 nel 2008; 1.605 nel 2007) sostanzialmente stabile nell’ultimo anno. Questo andamento è stato determinato dalla diminuzione, pur se fortemente ridotta rispetto all’anno precedente, degli importi pagati a favore dei terzi trasportati, controbilanciata dal lieve aumento registrato dall’importo liquidato dei sinistri che non sono rientrati nel sistema di risarcimento diretto (sinistri NO CARD).

Il settore dei ciclomotori è quello che registra la maggiore diminuzione dell’importo medio liquidato dei sinistri gestiti di generazione corrente (-6,5%). Occorre però sottolineare che per questo settore nel 2013 è aumentato sensibilmente il peso dei sinistri che rientrano nella procedura di risarcimento diretto (sinistri CARD) e quindi il confronto con l’anno precedente può risultare non omogeneo. In lieve aumento invece l’importo medio liquidato dei sinistri per gli autocarri con peso inferiore a 35 quintali (+3,5%).

Avendo a disposizione i dati per l’intero anno 2013 – distintamente per ciascun trimestre – è possibile anche valutare i trend di crescita dell’importo medio liquidato dei sinistri per effetto del normale processo di valutazione e liquidazione dei danni. In particolare, per il totale dei settori, ANIA Trends osserva come l’indicatore si incrementi, ad ogni trimestre mediamente del 7,9% (l’incremento medio era pari all’8,5 nel 2012 e al 12% nel 2011) e di circa il 26% nell’anno (da 1.376 Euro del primo trimestre 2013 raggiunge 1.729 Euro al quarto trimestre). Per il settore dei motoveicoli la crescita dell’importo medio liquidato dei sinistri di generazione corrente risulta però particolarmente più accentuata, con dei tassi trimestrali di variazione di oltre il 20%, con incrementi nell’anno che variano dal 70% all’80%. Questo effetto è chiaramente correlato con la più alta incidenza dei sinistri con danni fisici che si riscontra in questo settore.

Importo medio dei sinistri gestiti e liquidati per le generazioni di accadimento precedenti.Questo indicatore viene calcolato considerando tutti i sinistri che, pur accaduti negli anni precedenti, vengono chiusi e liquidati nell’anno oggetto di rilevazione (ad esempio i sinistri liquidati al quarto trimestre 2013 derivano dai sinistri accaduti a partire dal 1° febbraio 2007 fino al quarto trimestre 2012). Gli importi, detti appunto di generazioni precedenti, sono comprensivi degli eventuali pagamenti parziali effettuati durante la definizione del sinistro. ANIA Trends puntualizza però che “l’andamento dell’indicatore nel tempo è influenzato dal fatto che il monitoraggio dei sinistri accaduti nelle generazioni precedenti si è avviato solo con l’anno 2008 e pertanto la numerosità di questi sinistri è ancora necessariamente limitata e non fornisce indicazioni ancora complete riguardo il loro reale costo ultimo”. L’incremento degli importi liquidati che si osserva nel corso degli anni “non deve, peraltro, essere interpretato come una crescita del costo medio dei sinistri ma essenzialmente come il risultato del fatto che i sinistri liquidati nel 2013 hanno un anno di sviluppo in più rispetto a quelli liquidati nel 2012 (due in più rispetto a quelli liquidati nel 2011, tre in più rispetto al 2010 e così via) e che, con il passare del tempo, vengono definiti i sinistri con danni di entità via via più elevata (danni materiali rilevanti e danni fisici)”.

Alla fine del 2013, l’importo medio liquidato era pari a 5.666 Euro per il totale dei settori, 7.316 per i motoveicoli e 6.559 per gli autocarri. L’importo liquidato per le autovetture si attestava a poco più di 5.000 Euro.

Importo medio liquidato delle singole partite gestite CARD. Nel 2013, per quanto riguarda le singole partite CID dei sinistri di generazione corrente di accadimento, si registra per la totalità dei settori una sostanziale stabilità dell’importo liquidato (1.495 Euro). L’importo medio liquidato delle partite CTT è invece in lieve diminuzione (-1,2%). ANIA Trends segnala inoltre “il notevole incremento registrato per questa tipologia di partite per il settore degli autocarri inferiori a 35 quintali e dovuta essenzialmente alla liquidazione di un numero limitato di danni di importo elevato”. Anche i motoveicoli hanno mostrato un incremento dell’importo liquidato per queste partite, anche se limitato al 4,1%. Le autovetture invece hanno registrato una diminuzione del 3,7%, liquidando per questa tipologia di partite in media 1.641 Euro. Per quanto riguarda invece i sinistri di generazioni di accadimento precedenti, a livello totale il costo medio delle le partite CID sembra essersi stabilizzato (+1%).

L’importo liquidato medio delle partite CTT evidenzia invece, a livello totale, un incremento di oltre il 10%. In particolare i ciclomotori mostrano l’aumento più elevato (+21,4%) anche se tale settore, insieme a quello dei autocarri, è caratterizzato da una bassa numerosità delle partite risarcite e quindi gli importi liquidati sono più soggetti a variazioni occasionali. ANIA Trends segnala a tal proposito l’importo quasi raddoppiato rispetto al 2012 per gli autocarri superiori a 35 quintali, dovuto anche in questo caso alla definizione di pochi danni di importo elevato.

Velocità di liquidazione. I sinistri che sono stati definitivamente liquidati nel primo anno di osservazione (cosiddetta velocità di liquidazione) rappresentano il 70,5% del totale dei sinistri gestiti. Tale percentuale è in lieve aumento rispetto a quella del 2012 quando era pari a 70,2% ed è il settore delle autovetture ad uso privato che ha contribuito a tale andamento. Per ANIA Trends è possibile effettuare un’analisi più dettagliata della velocità di liquidazione considerando le due diverse tipologie di sinistri gestiti dalle imprese, ovvero i sinistri CARD e quelli NO-CARD. A livello totale, la velocità di liquidazione dei sinistri CARD è passata da 74,9% nel 2012 a 75,4% nel 2013, mentre quella dei sinistri che non sono rientrati nella procedura di risarcimento diretto si è attestata a 47,0% (era 47,1% nel 2012). Questa differenza è spiegata dal fatto che, oltre ai sinistri tra più veicoli, nella tipologia NO-CARD rientrano le partite con rilevanti danni alla persona (invalidità permanente del conducente non responsabile superiore a 9 punti, i danni ai passanti e i danni ai terzi trasportati sul veicolo responsabile assicurato dall’impresa) che richiedono generalmente tempi più lunghi per la completa definizione.

Se si escludono i motocicli, tutti gli altri settori hanno registrato un incremento della velocità di liquidazione dei sinistri. Per i ciclomotori tale aumento è stato più consistente ed è spiegabile con l’incremento, per questo settore, della quota di sinistri rientranti in CARD. Per lo stesso motivo la velocità di liquidazione dei sinistri NO-CARD è diminuita sensibilmente in quanto sono stati esclusi da tale tipologia i sinistri di piccola entità e rapidamente liquidabili che avevano i requisiti per rientrare nella procedura di risarcimento diretto (ma che non potevano a causa del tipo di targa).

FONTE INTERMEDIA CHANNEL